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Sulmona – La creazione di uno staff di esperti per redigere progetti di qualità, utili ad intercettare fondi dell’Unione Europea ed il rilancio dell’area artigianale ed industriale sono tra gli obiettivi prioritari dell’amministrazione comunale ribaditi ieri da Bruno Di Masci nell’incontro con i dirigenti provinciali e locali della Confederazione nazionale dell’Artigianato (Cna). “Siamo decisi ad un rilancio dell’area artigianale che inaugurai da sindaco. Così come di rilancio ha bisogno l’area industriale dove oggi sono troppe le aziende chiuse ed è diventata un cimitero. In proposito l’amministrazione comunale che guiderò sarà affiancata da uno staff di esperti specializzato nel reperimento di fondi dell’Unione Europea attraverso progetti qualificati. Questa è la strada migliore per favorire la nascita e lo sviluppo di piccole e medie imprese a beneficio soprattutto dell’occupazione giovanile. I giovani sulmonesi sono sempre più costretti ad abbandonare la loro città in cerca di lavoro e questo territorio senza giovani non ha futuro. Gli ultimi dati demografici dimostrano che Sulmona nel corso del 2015 ha perso 300 residenti, tutti giovani, infatti il calo di popolazione ha riguardato soprattutto la fascia tra i 18 e 35 anni di età. Per questo nascono a stento nuove famiglie. Noi fermeremo questa emorragia di popolazione restituendo speranze concrete ai nostri concittadini più giovani che meritano una città normale ed un’amministrazione attenta e determinata alla soluzione dei problemi. Altro sostegno alla ripresa economica verrà dai fondi post terremoto, consistenti in 12 milioni di euro, già pronti ma attualmente fermi. Ulteriore spinta all’edilizia e all’indotto, al lavoro di imprese e di professionisti, verrà dall’approvazione rapida delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore che fisseremo già nella prima seduta del Consiglio comunale. E’ indispensabile che anche la Regione faccia la sua parte assumendosi fino in fondo le proprie responsabilità con il riconoscimento dell’area di crisi complessa perché senza questo riconoscimento il comprensorio perde ogni attrattiva per investimenti produttivi, che creano lavoro. Altrimenti Sulmona e la Valle Peligna saranno condannate a morte. Il rilancio economico della nostra città e del comprensorio deve far leva anche sulla sinergia tra capitale umano e capitale fisico che sono il nostro patrimonio. Imprenditori, associazioni di categoria, professionisti dovranno lavorare insieme, mettendo tutto in rete, per la valorizzazione delle potenzialità rappresentate dalle risorse enormi di cui disponiamo da ambiente, cultura, tradizioni e prodotti tipici. Questa sinergia stimolerà anche un incremento turistico che darà benefici all’economia locale durante tutto l’anno, non solo in periodi saltuari. Non siamo abituati a proclami sterili e promesse inutili. La nostra capacità ed esperienza saranno poste con i fatti, non a parole, al servizio di tutti i cittadini Sulmonesi”.  (Red)

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