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Il capogruppo alla Regione di Fratelli d’Italia attacca i consiglieri regionali Pd sulla questione della bonifica della discarica di Bussi a seguito della notizia riguardante lo sblocco della causa civile contro la Edison e il conseguente avvio dei lavori di bonifica. Secondo Testa, il Pd continua a fare attività di lobby fingendo di tutelare gli interessi di Bussi ma impedendo la bonifica, parlando di farsa da parte di Blasioli e Paolucci. “Solo grazie all’interrogazione di Fratelli d’Italia presentata nei giorni scorsi dal deputato Alessio Butti, sono stati nuovamente stanziati i 47 milioni di euro destinati alle operazioni di bonifica, mentre la commissione speciale costituita sul caso di Bussi non ha avuto alcun esito a causa del loro atteggiamento arrogante”, afferma Testa.guerino-testa-22-2
Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese, risponde alle affermazioni di Testa: “Le dichiarazioni del capogruppo Guerino Testa sono lesive dell’onorabilità del Partito Democratico nella sua interezza, oltre dei consiglieri che hanno presentato anche ieri in conferenza stampa il proprio punto di vista, che va nell’esclusivo interesse della Regione Abruzzo e del percorso di bonifica delle aree 2A e 2B del Comune di Bussi sul Tirino. Ci tuteleremo per vie legali. Il lavoro egregio svolto dalla Commissione d’inchiesta presieduta da Antonio Blasioli è corposo, di dettaglio, e la posizione che ne è seguita, di cui si è dato conto attraverso le conferenze stampa del 12 luglio e del 15 novembre, ha sempre chiesto a gran voce e senza alcun dubbio che della bonifica si occupasse il soggetto inquinatore, riconosciuto dalla Cassazione nella Edison. Essere accomunati alle lobby è ingiurioso e grave come è grave è la non conoscenza di questa materia da parte di Testa: Edison, infatti, aveva presentato un progetto di bonifica di queste aree visibile a tutti sul sito del Ministero della Transizione ecologica, fermato da una precisa scelta della Regione Abruzzo, del Comune di Bussi sul Tirino e dell’Arta, di ricorrere prima al Tar e poi al Consiglio di Stato contro la revoca in autotutela dell’aggiudicazione a Dec Deme. Che a parlare di lobby sia il capogruppo Testa – che negli anni in cui ha presieduto la Provincia non ha emesso alcuna ordinanza con la polizia provinciale per l’individuazione del soggetto inquinatore di queste aree all’interno del Sin – ci lascia ancora di più sgomenti”.

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