
Le aree interne dell’Abruzzo si preparano a raccontarsi in un’unica, grande voce. Il Festival dei Paesi Narranti del Gran Sasso, in programma venerdì 27 e sabato 28 giugno a Navelli, sarà l’occasione per lanciare ufficialmente la Destinazione Turistica Integrata dei Paesi Narranti, un progetto che unisce 15 Comuni del comprensorio del Gran Sasso in una visione comune di sviluppo e promozione territoriale. Giunto alla seconda edizione, il festival non è solo un evento culturale, ma un vero e proprio strumento di marketing strategico e rilancio turistico, ideato per valorizzare il patrimonio paesaggistico, culturale e umano delle aree montane dell’Appennino abruzzese. A promuovere l’iniziativa sono il GAL Gran Sasso Velino, la Società Cooperativa Il Bosso e le amministrazioni comunali, unite in un percorso partecipato e lungimirante. Alla guida del progetto c’è ora Paolo Federico, neopresidente dell’Associazione dei Paesi Narranti del Gran Sasso, sostenuto da tutti e 15 i sindaci coinvolti. I Comuni protagonisti sono: Barisciano, Calascio, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Collepietro, Navelli, Ofena, Prata d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere, Santo Stefano di Sessanio e Villa Santa Lucia degli Abruzzi. Il programma prevede due giornate dense di eventi: dibattiti, spettacoli, laboratori, interviste, cinema, arti di strada, musica popolare e stand gastronomici, con protagonisti giovani del territorio, turisti, artisti e operatori del settore.
Venerdì 27, durante l’inaugurazione ufficiale, parteciperanno Pierluigi Biondi, presidente ANCI Abruzzo, e Alessandro Santoni, referente nazionale per i piccoli Comuni e le aree interne. Attesi anche gli assessori regionali Emanuele Imprudente, Daniele D’Amario e Roberto Santangelo.
Sabato 28 si entrerà nel vivo del dibattito sui temi della rigenerazione urbana e sociale dei borghi, con ospiti come Guido Castelli, Mario Fiorentino, Raffaello Fico, Cristina Collettini, Fabio Renzi, oltre a senatori e parlamentari abruzzesi.
Il Festival sarà una vetrina nazionale per le comunità dell’entroterra, con la partecipazione di giornalisti della stampa cartacea e digitale. Ma sarà anche un momento per affrontare temi cruciali: spopolamento, servizi essenziali, nuove forme di abitare i borghi, e per riflettere sul ruolo delle comunità locali nella costruzione di un turismo rigenerativo. Questa edizione segna un passo importante verso una nuova narrazione dell’Abruzzo interno: un territorio vivo, che racconta sé stesso per attrarre, emozionare e resistere.