

Alla Fiera dell’Agricoltura, in corso nel Parco fluviale Davide De Carolis, l’arrosticino abruzzese – simbolo gastronomico della regione – diventa protagonista di una sfida importante: ottenere la Denominazione di Origine Protetta (DOP). Se ne parlerà domani, 24 aprile alle ore 10.30, nel convegno “L’arrosticino Dop d’Abruzzo”, promosso da Coldiretti Teramo all’interno del palatenda allestito dal Comune. Un appuntamento atteso che coinvolge istituzioni, esperti e allevatori, e che si propone di rilanciare la zootecnia abruzzese, un settore oggi in difficoltà ma ricco di potenzialità. “La zootecnia, anche nella nostra provincia, sta vivendo un momento critico a causa della chiusura di numerose stalle per via degli alti costi di gestione – dichiara Emanuela Ripani, presidente Coldiretti Teramo –. Il riconoscimento dell’arrosticino come prodotto DOP può essere la svolta per l’intero comparto ovino, rilanciando anche sul piano economico e occupazionale”. Organizzato in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, l’Università degli Studi di Teramo (Dipartimento di Medicina Veterinaria) e l’Associazione Regionale Allevatori (ARA), il convegno si concentrerà sui molteplici aspetti – scientifici, culturali e produttivi – legati al riconoscimento della DOP. Tra i relatori: Nicola D’Alterio, presidente Izs Abruzzo e Molise; Ugo Ciavattella, veterinario; Nicola Spadano, antropologo; Isa Fusaro, docente Unite; Maria Luisa Danzetta, Izs; Carmine Rossi, presidente del comitato promotore dell’arrosticino DOP. A chiudere i lavori, coordinati dal direttore di Coldiretti Abruzzo Marino Pilati, saranno Emanuele Imprudente, assessore regionale alle politiche agricole, e Pietropaolo Martinelli, presidente di Coldiretti Abruzzo. Conosciuto e imitato in tutto il mondo, l’arrosticino rappresenta una vera eccellenza del patrimonio alimentare abruzzese, oltre che un emblema culturale. Ottenere la DOP significherebbe tutelare non solo un prodotto, ma anche il lavoro degli allevatori, la qualità della carne ovina locale e le tecniche tradizionali di produzione. Il convegno sarà anche occasione per coinvolgere cittadini, produttori e istituzioni in una riflessione più ampia sul valore delle filiere locali e sulla necessità di investire in progetti concreti e di visione per il rilancio della zootecnia abruzzese.