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I 40 Anni di Antonio Santacroce: Quattro Giorni di Festa tra Italia e Spagna

Non un semplice compleanno, ma un’occasione speciale per rincontrarsi con i compagni dell’Erasmus dopo 18 anni e portare avanti un ambizioso progetto di promozione culturale ed economica. Antonio Santacroce ha festeggiato i suoi primi 40 anni con quattro giorni di festeggiamenti, incontri, scambi culturali ed enogastronomici tra Italia e Spagna, coinvolgendo Sulmona, Pescocostanzo e Almeria.

Primogenito di Domenico, imprenditore che ha creato un piccolo impero dell’accoglienza e della ristorazione a Sulmona, Antonio ha voluto stupire tutti. L’evento ha coinvolto 215 persone provenienti da 12 Paesi diversi, tra cui Italia, Spagna, Belgio, Bulgaria, Marocco, Francia, Portogallo, Messico, Cile, Germania, Argentina e Brasile.

In cinquantadue hanno viaggiato tra Spagna e Italia, partecipando a tutti gli eventi organizzati. A Sulmona, la festa è iniziata venerdì 6 dicembre con una visita alla città e un pranzo all’Hotel Ovidius, seguito da una serata in una suggestiva baita di Pescocostanzo. Gli ospiti hanno gustato i piatti più rappresentativi della gastronomia locale, con un aperitivo spagnolo preparato da José Moreno, famoso “Cortador” di prosciutto iberico.

A Pescocostanzo, la festa è proseguita fino a notte fonda con canti e balli al ritmo del mandolino di Francesco Mammola. Dopo poche ore di sonno, il gruppo ha raggiunto l’aeroporto di Fiumicino per volare a Malaga e poi proseguire verso Almeria. La parte spagnola della festa si è svolta nel locale “La Pena El Morato”, con una jam session tra chitarre andaluse e il mandolino di Mammola, che ha incantato tutti.

Domenica è stata dedicata al relax con una visita ai bagni arabi, dove gli ospiti hanno potuto ritemprare corpo e mente nelle salutari acque delle piscine dell’antica struttura.

“Organizzare questa festa è stato un sogno che si è realizzato”, afferma Antonio Santacroce. “La magia di tutto ciò sta nell’inconscio che mi ha spinto a buttare il cuore oltre l’ostacolo, dandomi la forza di sostenere uno sforzo sia fisico che economico per celebrare qualcosa di unico. Ho festeggiato i miei 40 anni con i miei amici dell’Erasmus conosciuti 18 anni fa ad Almeria e, cosa più importante, ho cercato di promuovere turisticamente, e non solo, le due città che hanno segnato e continuano a segnare la mia vita”.

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