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‘Abruzzo Economy Summit’, la conferenza regionale sui temi dell’economia, della crescita e dello sviluppo, che avrà luogo venerdì 24 e sabato 25 settembre all’Aurum di Pescara. L’assessore regionale Daniele D’Amario, con deleghe ad Attività produttive, Turismo, Beni e attività culturali e Spettacolo, nella due giorni porrà all’attenzione sulla importante leva rappresentata dal turismo e dalla cultura per l’intera economia regionale. “Gli Stati generali dell’economia cadono in un momento cruciale per la nostra regione, nel momento in cui ci accingiamo a scrivere la programmazione 2021-2027 dei fondi europei, che per l’Abruzzo rappresentano una dotazione economica importante, che mai ha avuto prima, 1,1 miliardi spalmati in sette anni. Occorre dunque un momento di confronto con tutto il mondo delle imprese, per stabilire l’ottimale allocazione di queste risorse”, afferma D’Amario. “Abbiamo dati ancora ufficiosi che per il turismo abruzzese attestano una importante crescita. Turismo italiano, di prossimità, come nelle altre regioni,  con qualche punto sopra la media nazionale per quanto riguarda il turismo marino, mentre nella media è quello delle aree interne. Ora la sfida sarà di consolidare questa ottima performance e recuperare e riportare sul territorio i turisti stranieri le cui presenze sono state frenate dalla pandemia. Anche se va detto che noi ne abbiamo risentito meno delle grandi città d’arte come Roma e Venezia. Molto dipenderà anche dalla capacità di valorizzazione e promozione dei nostri beni artistici e culturali e a questo proposito nella prossima programmazione sarà prevista una dotazione finanziaria importante in questa direzione. Va evidenziato che le buone performance del turismo dimostrano che la nostra regione è evidentemente riuscita a coniugare la sua forte valenza ambientale, con la sua vocazione industriale e la presenza di grandi gruppi imprenditoriali”.
Tornando a porre l’accento sulla programmazione dei fondi europei, D’Amario evidenzia che “il primo decisivo passo è quello di individuare le misure che davvero interessano alle imprese e ai potenziali beneficiari, perché non dimentichiamoci che è previsto il cofinanziamento al 50%, e senza un oggettivo interesse e una valenza strategica non si potrà centrare l’obiettivo di spendere le risorse presto e bene. Molte importanti indicazioni le aspettiamo proprio in occasione degli stati generali”.
I lavori degli Stati generali si svolgeranno attraverso focus tematici e dibattiti dedicati ai vari settori: credito, agricoltura, turismo, commercio, infrastrutture e altri ancora. Saranno presentate case history di successo, proposti modelli di sviluppo nell’ambito di un fitto scambio di esperienze.
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