
Dieci anni fa l’incursione, oggi un precedente per tutti: la vicenda di Domenico Ventresca
Nel cuore dell’Abruzzo, tra il 21 e il 25 ottobre 2015, la tranquilla vita di Domenico Ventresca, residente in un’area rurale, è stata sconvolta da una serie di attacchi al suo pollaio da parte di un orso bruno marsicano. Gli episodi, avvenuti in tre giorni consecutivi, hanno causato la perdita di numerosi polli e conigli, oltre a danni strutturali al recinto e alla stalla. Ma non solo: l’incursione dell’orso ha generato un forte stress emotivo, in particolare per la madre di Domenico, che ha sofferto di difficoltà a dormire, richiedendo interventi medici e persino un accesso al pronto soccorso.
La vicenda non si è fermata al danno materiale. Domenico ha intrapreso una battaglia legale che si è rivelata una “causa pilota”, culminata nel 2020 con una sentenza storica. La Regione Abruzzo è stata riconosciuta responsabile dei danni causati dall’orso, un animale selvatico protetto, in virtù di una normativa che attribuisce alle regioni la responsabilità per i danni provocati dalla fauna selvatica al di fuori delle aree protette, come il Parco Nazionale d’Abruzzo. Questo principio, confermato anche da diverse sentenze della Corte di Cassazione, ha obbligato la Regione a risarcire i danni subiti.
I dettagli del risarcimento
La sentenza ha riconosciuto diversi elementi chiave:
• Danni materiali: il costo per la riparazione del recinto e della stalla, come da preventivo fornito da un fabbro.
• Perdite economiche: polli e conigli sono stati valutati 40 euro ciascuno, un valore significativamente superiore rispetto ai precedenti risarcimenti standard di 5 euro, che si basavano sul costo di acquisto iniziale. La valutazione di 40 euro tiene conto del valore reale di mercato, considerando che un pollo pulito è venduto a circa 10 euro al chilo e un pollo medio pesa 5,5 kg.
• Danno morale: i certificati medici hanno attestato lo stress psicologico subito da Domenico e dalla madre, includendo il “danno da paura” causato dall’intrusione dell’orso.
Questa sentenza ha segnato un punto di svolta per i risarcimenti legati ai danni causati dalla fauna selvatica in Abruzzo. In precedenza, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, il risarcimento per un pollo era di appena 15 euro. Grazie a questa causa, il valore è stato adeguato a 40 euro, stabilendo un nuovo standard che riconosce il reale impatto economico e psicologico di tali eventi.
La vicenda di Domenico Ventresca rappresenta non solo una storia di resilienza, ma anche un esempio di come la giustizia possa tutelare i cittadini di fronte ai danni causati dalla fauna selvatica, contribuendo a una maggiore consapevolezza e responsabilità nella gestione degli animali protetti.









