
La transizione verso un turismo più sostenibile passa anche dalle montagne abruzzesi. Da oggi al 6 novembre la Regione Abruzzo partecipa a Patrasso, in Grecia, al secondo Steering Meeting del progetto europeo Regenera4MED, dedicato allo sviluppo di un modello mediterraneo di turismo rigenerativo come risposta concreta ai cambiamenti climatici. L’incontro si svolge presso l’HUB tecnologico e di innovazione della città, ospitato dal partner capofila Agència Catalana de Turisme. Regenera4MED è finanziato dal Programma Interreg Euro-MED e riunisce diversi territori accomunati da un obiettivo comune: ripensare il turismo non solo in chiave sostenibile, ma rigenerativa, cioè capace di restituire valore ai luoghi, alle comunità e agli ecosistemi naturali. Il turismo, quindi, non più come pressione sulle aree sensibili, ma come strumento di cura, tutela e adattamento ai mutamenti ambientali in corso. Per l’Abruzzo è presente il Parco Nazionale della Maiella, che ha avviato nelle scorse settimane il coinvolgimento dei portatori di interesse locali – istituzioni, associazioni, operatori economici, comunità – sperimentando per la prima volta nella Regione azioni concrete di turismo rigenerativo. Si tratta di pratiche che non si limitano a ridurre l’impatto delle attività umane sull’ambiente, ma che puntano a ripristinare e migliorare la resilienza degli ecosistemi, tenendo conto dei rischi legati ai cambiamenti climatici, all’erosione dei sentieri, alla gestione delle risorse idriche e alla pressione turistica nei periodi di picco. Durante i lavori di Patrasso, i partner condivideranno i primi risultati raggiunti, definiranno la programmazione delle fasi successive e confronteranno gli strumenti messi a punto per costruire il modello comune mediterraneo. Al centro del confronto anche lo stato di avanzamento delle iniziative previste nelle sei aree pilota, tra cui appunto quella della Maiella. La partecipazione dell’Abruzzo a Regenera4MED conferma la volontà della Regione di posizionarsi nel panorama europeo come laboratorio attivo di adattamento climatico e di turismo responsabile. In un momento in cui le aree protette diventano sempre più essenziali per la salute del pianeta, la sfida è trasformare la fruizione dei luoghi in una relazione di equilibrio e restituzione, non di consumo.









