
Torna il “Premio Erminio Sipari”, sabato scorso cerimonia di premiazione a Pescasseroli con inaugurazione restauro centralina idorelettrica del 1908
Pescasseroli (AQ) 8 settembre 2025 – Cerimonia di premiazione sabato 6 scorso presso Palazzo Sipari (Piazza Benedetto Croce 5) a Pescasseroli della terza edizione del Premio “Erminio Sipari” 2025. Durante l’evento sarà presentato anche il bando della quarta edizione dell’iniziativa nata con lo scopo di riconoscere l’impegno di studiosi negli ambiti della divulgazione naturalistica, scientifica, della conservazione e gestione della natura è organizzata dalla Fondazione Sipari e Zel Sipari ETS con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, della Regione Abruzzo, dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, del Touring Club, del Club Alpino Italiano e dell’Associazione Nazionale Dimore Storiche.









La Giuria del Premio, presieduta dal giurista Carlo Alberto Graziani e composta da docenti universitari ed esperti di alto livello, ha scelto per la sezione riservata alle opere a stampa sul tema della conservazione della natura il libro del Prof. Luigi Piccioni, “Parchi naturali. Storia delle aree protette italiane”, edito da Il Mulino nel 2023, con la motivazione “con questo lavoro Luigi Piccioni si conferma come lo storico italiano dei parchi naturali e delle aree protette“. Per il Presidente Graziani “si tratta di un lavoro di grande importanza perché mancava una storia delle aree protette italiane concepita e scritta da uno storico. Un’opera in cui il Parco Nazionale d’Abruzzo emerge fin dalla sua fondazione, oltre un secolo fa, con un suo forte ruolo e diventa, soprattutto negli ultimi decenni del secolo scorso, uno straordinario punto di riferimento”.
Per la sezione riservata alle tesi di laurea, la Giuria ha ritenuto di assegnare il Premio Sipari 2025 alla Dottoressa Cristina Caporusso per la tesi “Analisi floristico-vegetazionale nell’area Ariscianne (BT): implicazioni ai sensi della Direttiva Habitat”. Lo studio offre una caratterizzazione ambientale fondamentale per quel tratto della costa pugliese ancora scarsamente conosciuto ma fortemente vulnerabile a causa della pressione antropica e dei cambiamenti climatici e costituisce una solida base scientifica per la pianificazione ambientale e la conservazione della biodiversità locale, ponendosi come riferimento per future azioni di tutela in contesti simili.
Infine, per la Sezione III, “Giovani, ambiente e sviluppo sostenibile”, si è classificato al primo posto l’elaborato “Erminio Sipari: il guardiano del Parco. Un Manga per la Natura”, realizzato da alcuni studenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Alvito (FR) – Area Inclusione. Si tratta di un lavoro multimediale in forma di fumetto Manga che racconta la nascita del Parco, illustrando la lotta tra le forze che si opponevano ad esso e le ragioni dell’ambiente, salvate dal “Supereroe” Erminio Sipari, fondatore del Parco d’Abruzzo Lazio e Molise. La Giuria ha mostrato un particolare apprezzamento anche per il libro “L’anima delle Terre Alte” pubblicato dalla sezione CAI dell’Aquila che contiene importanti contributi arricchiti da splendide fotografie a da una grafica esemplare, a conferma di come in Abruzzo la montagna venga vissuta nel segno della bellezza, della passione, della conservazione della natura e dell’approfondimento di temi fondamentali.
A seguire è stato inaugurato il restauro della Centralina del 1908 si tratta dell’ Officina idroelettrica che fornì illuminazione pubblica e privata a Pescasseroli, restaurata grazie a un finanziamento PNRR. I lavori per la riapertura sono stati svolti durante l’inverno e sono terminati nello scorso mese di giugno.
Si tratta di un edificio storico che, grazie a questo intervento, diventa fruibile alla collettività come esempio di archeologia industriale. La centralina per la produzione di energia idroelettrica, fu progettata nel 1908 dall’ Ing. Erminio Sipari fondatore anche del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Nel 1906, Erminio Sipari decise di convertire una parte dei mulini ricevuti in eredità e di progettare un impianto idroelettrico per dotare Pescasseroli d’illuminazione. L’8 settembre 1908 venne inaugurata l’officina Sipari, che trasformava l’energia meccanica dell’acqua in corrente alternata, realizzando una vera e propria centrale elettrica al servizio della comunità di Pescasseroli. L’impianto, realizzato con fondi privati, rappresentava per l’epoca un simbolo di progresso: uno dei primi esempi di elettrificazione di un piccolo centro dell’Abruzzo interno. L’adozione dell’idroelettrico portava luce e sicurezza ma anche dignità a comunità spesso dimenticate.
“Questa III Edizione del Premio Sipari– spiega il Presidente della Fondazione Erminio e Zel Sipari ETS Gaddo della Gherardesca – si ricollega nuovamente e coerentemente a quanto fortemente voluto dalla Fondatrice Maria Cristina Sipari. La Fondazione vuole essere una risorsa e una volontà di sostegno autentico ed equilibrato per il territorio favorendo le resistenze virtuose in atto nell’area marsicana, ma non solo. L’attività culturale e sociale che la Fondazione svolge – continua della Gherardesca – ha tra gli altri, l’obiettivo – condiviso dagli Enti locali – di ribaltare la definizione di aree interne, passando da un’esclusiva visione dove è ancora preminente il concetto di lontananza centro – periferia che crea subalternità, ad una narrazione che faccia emergere una visione qualitativa delle storie locali, della cultura e della vita di questi meravigliosi territori. La terza edizione del Premio “Erminio Sipari” e l’inaugurazione della Centralina del 1908 che ha goduto dei fondi PNRR ne sono validi esempi”.









