
C’è una Napoli che canta, che racconta, che resiste. E c’è una Tagliacozzo che la ospita e la celebra. Mercoledì 6 agosto, nel suggestivo Chiostro di San Francesco, il Festival Internazionale di Mezza Estate accoglierà uno degli appuntamenti più attesi di questa XLI edizione: un tributo a Pino Daniele firmato da due interpreti fortemente radicati nella tradizione partenopea, Eugenio Bennato e Pietra Montecorvino, accompagnati dall’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese diretta da Dian Tchobanov. Un omaggio che è molto più di un concerto. È un atto d’amore, un rito collettivo, un viaggio emozionale tra note, poesia, memoria e futuro. A dieci anni dalla scomparsa del cantautore napoletano – e nell’anno in cui avrebbe compiuto 70 anni – questa serata si carica di significati profondi, senza mai cadere nella nostalgia facile. Pino Daniele è stato tante cose: un poeta urbano, un innovatore musicale, un’anima meticcia che ha saputo fondere jazz, blues, rock e canzone napoletana in un suono unico, inconfondibile. Le sue canzoni non hanno mai rinunciato alla radice popolare, nemmeno nei virtuosismi più contaminati. Per questo oggi risuonano ancora vere, attuali, necessarie. Parlano di amori proibiti, di disuguaglianze taciute, di malinconie profonde, di voglia di riscatto. Raccontano le ferite e la bellezza di Napoli – e di tutto il Mediterraneo. A restituire questo universo saranno le voci diverse e complementari di Pietra Montecorvino, intensa e graffiata interprete delle pagine più intime di Daniele, e Eugenio Bennato, da sempre impegnato a far dialogare la tradizione con le sfide del presente, tra ballate popolari e denuncia civile. Canteranno Assaje, A me me piace ‘o blues, Quanno chiove, Bella ‘mbriana, ma anche Il mondo corre e Che il Mediterraneo sia, intrecciando le loro storie a quella del grande Pino. Sarà musica, sì. Ma sarà anche narrazione collettiva. Perché le canzoni di Pino Daniele hanno scavato dentro le coscienze, hanno raccontato “mali antichi” con parole nuove, hanno dato voce a chi non ne aveva. E, come accade solo ai grandi autori, continuano a parlare a tutti, oggi forse più che mai. Il Festival di Mezza Estate, sotto la direzione artistica di Jacopo Sipari e Luca Ciccimarra, con il sostegno di enti pubblici e realtà culturali come l’Istituzione Sinfonica Abruzzese e l’Accademia “Daltrocanto”, si conferma ancora una volta laboratorio culturale capace di abbracciare pubblico, generi e linguaggi diversi. Lontano dalle etichette, vicino alle emozioni. E questa serata sarà anche un invito: a non dimenticare, a riconoscere la forza della contaminazione, a difendere la bellezza e la verità della musica. Bennato e Montecorvino non imiteranno Pino Daniele. Lo attraverseranno. Con rispetto, con cuore, con libertà. Una serata speciale, nel segno di un artista che ha saputo rendere Napoli specchio del mondo.








