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Il Professore, Tokyo, Mosca e Denver, Berlino, Nairobi, Rio, Helsinki e Oslo, Raquel, Palermo, ognuno con le proprie personalità, a volte anche stravaganti, conquistano i giovani di Celano che, “goliardicamente” ne hanno rappresentato l’immagine in una serata divertente e spensierata. Nulla a che fare con le temerarie “imprese” del gruppo della serie TV “La casa di carta”, prodotta da Netflix; ma esclusivamente la dimostrazione che una trama semplice e ben supportata da una regia attenta e da una sceneggiatura ben studiata riesce ad attrarre l’interesse delle nuove generazioni. In sostanza ieri, sabato 10 agosto, mentre dietro il Monte Tino cadevano le stelle, “DietroCastello” si aggiravano centinaia di ragazzi che indossavano una maschera con il volto di Salvador Dalí e le tute rosse dei protagonisti. Possiamo definirla una “casadicartamania”. Un evento mediatico cresciuto grazie al passaparola del pubblico, ha conquistato grazie a meccanismi inaspettati, personaggi controversi, le citazioni, l’immedesimazione nei personaggi, le storie di un passato ingombrante, i meccanismi a sorpresa, la tensione continua hanno attratto l’interesse dei telespettatori. Ma a Celano è stato “divertimento allo stato puro”, ben architettato dai giovani titolari di una famosa pasticceria della Città, che ha coinvolto grandi e piccini all’ombra del Castello Piccolomini. Una Città che da sempre dimostra che i giovani sanno fare cose che rappresentano l’evolversi di un sistema aggregativo positivo e senza sballi. (La foto di copertina è tratta dal video diffuso dalla Pasticceria il Castello)

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