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Il dibattito sulla realizzazione della Centrale di biometano che dovrebbe sorgere nel territorio di Collarmele, si sta facendo davvero intenso e non privo di prese di posizioni contrastanti. Da una parte i Comuni della Marsica orientale, dall’altra la Biometano Energy Srl che intende procedere con il suo investimento. Prima di entrare nel merito del dibattito, è il caso di descrivere alcune cose sul biogas. Il biometano è un gas di origine biologica che contiene almeno il 95% di metano. È una fonte di energia prodotta sulla base di una biomassa, costituita soprattutto da  rifiuti organici di tipo civile, prodotti agricoli e scarti della lavorazione dell’industria alimentare. Il processo produttivo parte dal recupero della materia prima, il cosiddetto umido raccolto da abitazioni, ristoranti e industrie. antonio-mostacciLa Centrale che si intende realizzare a Collarmele, è  si dovrebbe occupare della separazione delle componenti in plastica dal contenuto organico, che viene successivamente filtrato e setacciato per eliminare gli eventuali residui incompatibili con il processo. Il composto ottenuto viene trasformato in liquido con l’aggiunta di acqua calda al materiale organico; tale fluido viene inviato ai cosiddetti “digestori”, dove avviene la fermentazione batterica e la decomposizione dello stesso. È dal processo di decomposizione del materiale organico che arriva la produzione del biogas. È proprio il processo di decomposizione che preoccupa le comunità locali, preoccupati soprattutto dell’innalzamento dei livelli di inquinamento atmosferico e dei miasmi che deriverebbero proprio dalla “digestione industriale dei rifiuti”. I Sindaci dei Comuni della Marsica orientale, con determinazione continuano a manifestare il loro totale dissenso e tendono a far capire a chi non vive la realtà territoriale, che occorre avere rispetto di chi vi abita, lavora e vive. stefano-iulianellaI Sindaci esprimono tutta la loro contrarietà ai provvedimenti favorevoli all’impianto, come il parere favorevole della Conferenza dei servizi della Regione Abruzzo del 5 settembre 2019, adottati in spregio delle amministrazioni, di vari enti territoriali e soprattutto di tanti cittadini, purtroppo all’oscuro di questa vicenda, che potrà incidere pesantemente sul futuro dell’intera Marsica. Dal canto suo, la Biometano Energy Srl risponde con un comunicato stampa nel quale sostiene che “… l’unica alimentazione prevista per il nostro impianto sarà costituita da sottoprodotti di derivazione agricola e zootecnica. Sono tassativamente esclusi dal nostro progetto Forsu, rifiuti organici o qualsiasi altra tipologia di rifiuti di alcun genere, il cui utilizzo non è mai stato ipotizzato né richiesto”. Probabilmente andrebbe approfondito il discorso dei controlli sul tipo di “rifiuto” utilizzato e quale sarà effettivamente l’organismo di controllo. Sarebbe il caso di valutare l’impatto che altre centrali di questo tipo hanno nell’ambiente dei territori dove già funzionano. Ma la stessa società insiste affermando: “Ci permettiamo di aggiungere, forse immodestamente, che riteniamo di avere ipotizzato un esempio particolarmente interessante di economica circolare, intercettando sottoprodotti già presenti nell’area, che fino ad oggi vengono gestiti nella meno virtuosa forma aerobica sul territorio, per trasformarli in biometano … associato alla produzione di un fertilizzante che andrà restituito alla terra rispettandone le esigenze”. quirino-dorazio_2Andrebbe davvero approfondito il discorso sulla positività delle ricadute sociali ed economiche sul territorio; ma sulla bilancia vanno messe, alla pari, le valutazioni delle ricadute ambientali, in termini di emissioni in atmosfera e dei cattivi odori. A tale proposito, i Sindaci di Collarmele, Pescina e San Benedetto dei Marsi hanno convocato una Conferenza stampa sull’esito della conferenza di servizi del 05.09.2019 relativa alla Centrale Biometano proposta dalla società Biometano Energy Spa. La conferenza stampa si terrà a Collarmele lunedì 9 settembre alle ore 17.00, presso la Sala Eduardo De Filippo, in Via Valeria 2.

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