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CGIL L’Aquila e Flai CGIL Abruzzo-Molise hanno avuto una serie di incontri con i lavoratori del Fucino ascoltandone i bisogni e le necessità. In molti hanno espresso preoccupazione per la mancanza di lavoro e quindi di salario, e dunque i propri timori per il mantenimento delle loro famiglie e per le spese mensili da sostenere per vivere nel nostro territorio. Gli eventi climatici che nelle settimane scorse hanno interessato la piana del Fucino, producendo danni ai campi, rischiano di generare una vera e propria emergenza occupazionale e salariale. Centinaia di lavoratrici e lavoratori hanno visto ridursi drasticamente le giornate lavorative nei campi, con l’inevitabile conseguenza di una grave contrazione retributiva. Condizione, questa, che già oggi comporta effetti dannosi anche ai fini previdenziali, rischiando di ridurre gli importi sulla indennità di disoccupazione agricola che le lavoratrici e i lavoratori richiederanno per l’anno in corso. Se tale situazione dovesse perdurare, verrebbero del tutto compromesse le condizioni di sostegno economico di centinaia di braccianti agricoli.  
Si tratta in prevalenza di lavoratori stranieri, per la maggior parte di nazionalità magrebina, che dall’inizio della stagione hanno prestato la loro opera per qualche ora al giorno, con interruzioni prolungate dal lavoro anche per vari giorni della settimana.  
Lavoratrici e lavoratori che già nei mesi scorsi avevano manifestato il loro disagio economico e sociale a causa dei ritardi, poi risolti, nell’erogazione dell’indennità di disoccupazione 2021 e che, anche oggi, in molti rivivono attendendo l’erogazione del rimborso del 730 per l’annualità 2021.
“È necessario attivare tutti gli strumenti utili affinché si possano sostenere i salari e garantire i livelli occupazionali, trovando soluzioni anche per il pregresso contributivo diminuito a causa della scarsità di lavoro – dichiarano i segretari generali Francesco Marrelli, CGIL Provincia dell’Aquila, Luigi Antonetti, Flai CGIL Provincia dell’Aquila, e Nadia Rossi, Flai CGIL Abruzzo-Molise –. La politica e le istituzioni devono dare un’immediata risposta a questa grave situazione. Riteniamo quindi urgente attivare un tavolo di confronto in sede regionale per ricercare tutte le possibili e concrete soluzioni al problema, interessando anche il governo centrale che dovrà farsi carico di ricercare i necessari provvedimenti che possano garantire fattivamente salario e diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

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