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Il 3 agosto prossimo importante evento a Collarmele con il ‘Festival dei Giovani dell’Appennino’ nel suo anfiteatro di Piazza dell’Orologio, sorto sulle ceneri del borgo perduto che si trasformerà nel più spontaneo e grande crogiuolo di identità abruzzesi mai venuto a costituirsi, in un parlamento a cielo aperto, spontaneo e rivoluzionario, in attesa d’un coraggio e d’una forza ancora senza nome. “Qui i giovani dell’Abruzzo interno convergeranno portando in spalla la loro particolare storia del mondo, la propria paura del futuro. Il primo e più grande evento dei giovani dell’Abruzzo profondo sarà coronato dalla presenza del letterato e poeta Franco Arminio, che ha raccontato e racconta le aree interne da anni in tutta la penisola. Con lui niente meno che Gino Bucci, admin della pagina social “L’abruzzese fuori sede”, profilo che solo su Facebook arriva a quasi 200mila follower, e altre 9 delegazioni giovanili interverranno con proiezioni di foto, racconti, canti, balli, grida di rabbia e commozioni figlie di chi ha scelto di abitare lo spazio scosceso compreso tra l’incapacità d’andare via del tutto e la complessità del restare”, spiegano gli organizzatori dell’evento.

Parteciperanno anche ragazze e ragazzi di Caramanico, Collarmele, Roccavivi, Beffi, Rendinara, Cerchio, Faraone Antico, Martinsicuro, Aielli, Arsita, rappresentanze della nostra terra, villaggi tra loro anche estremamente distanti. Nello spazio d’una piazza esploderà la sintesi degli spazi geografici smisurati e diversi dei paesi lontani che accorreranno carichi dei loro sogni e delle criticità particolari d’ogni luogo, del peso delle loro nevi, dell’impeto dei loro torrenti, dell’inquietudine e della serenità dei loro concittadini, della pietra antica che compone, fragile, l’immagine dignitosa e provvisoria delle loro fortezze in malora, dei castelli malinconici, dei vicoli infiniti di finestre spente e porte chiuse dalla fine dell’ultima guerra.

“Vi aspettiamo tutti qui”, l’appello degli organizzatori, “perché è il nostro festival, di ognuno e per ognuno di noi.

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