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Riceviamo e pubblichiamo
Dalla variegata, composita e multiforme amministrazione comunale di Avezzano arriva oggi il parere disinformato di Verdecchia. È quantomeno paradossale che la lettura del dato politico da parte dell’assessore Roberto Verdecchia è esattamente uguale a quella del consigliere Presutti. Non sfuggerà ai più che la capacità di analisi politica dell’esponente (ex?) PD non sia tra le sue note caratteristiche migliori. Tanto è vero che il suo segretario regionale Michele Fina solo un anno fa commentava la sua reazione alla bocciatura dell’ipotesi di candidato sindaco imputando proprio a quella classe dirigente di cui era esponente “i problemi del Pd di Avezzano e il suo progressivo “sgretolamento”.
Tanto è vero che in fase di composizione della lista del PD nonostante “ogni sforzo e ogni contatto orientati” dallo stesso partito provinciale e regionale, la figura del Verdecchia “non ha trovato consensi sufficienti”.
Dovremmo quindi prendere lezioni da chi si è candidato Sindaco, si è dovuto ritirare perchè non l’ha voluto nessuno e alla fine si è dovuto candidare con Di Pangrazio contro il PD del quale doveva essere il candidato sindaco?
Mi unisco a questo punto all’appello che un anno fa sempre il Segretario Regionale del PD Fina fece di risposta alle analisi politiche del Verdecchia “Invece di fare commenti e valutazioni, chiediamo e ci chiediamo quando arriverà il momento che gli attori politici di questa città, di questa provincia e di questa regione, decideranno di porre fine alla politica degli accordicchi, dei tradimenti, delle “trombature” sottobanco, e inizieranno un lungo e difficile lavoro di costruzione e formazione di una nuova classe dirigente.” Mi corre l’obbligo di ricordare che la Lega è il primo partito ad Avezzano, certificazione inconfutabile che è arrivata proprio con le amministrative in città. Lo sforzo di far passare il centrodestra perdente alle scorse elezioni è vano, basti pensare all’eccellente risultato ottenuto in Marsica dai tanti candidati leghisti, di FI e di FDI. Quasi tutta la marsica premia il centrodestra, tranne che ad Avezzano, dove regna una amministrazione arcobaleno, con un sindaco sospeso e un prosindaco di sinistra. Intanto la città fatica. Anela. Fuori dalle opportunità del PNRR e del rilancio economico del Paese. Invece che a lavorare si pensa a portare nelle aule dei tribunali gli esponenti dell’opposizione. Le uniche forze che si riescono a mobilitare sono quelle della politica (questa si con la “p” minuscola) delle strategie che non vanno oltre il proprio naso, aspettando che il capoluogo della Marsica faccia rientrare in campo un sindaco stanco e logoro, a capo di una maggioranza sempre più spaccata e inconcludente. –

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