banner
banner

L’insostenibile carenza di personale Infermieristico, OSS e Medici dei Presidi Ospedalieri della ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila e gli insopportabili carichi di lavoro sostenuti dai lavoratori per fronteggiare la congiuntura pandemica, che in questo periodo ha preso nuovo vigore, sono da tempo ben noti e richiedono decisi interventi per il reperimento di almeno un centinaio di infermieri ed altrettanti operatori socio sanitari, in considerazione del dilagare delle “positività” al contagio di tanto personale sanitario, medici compresi, che sta gravemente compromettendo la continuità ed adeguatezza dei livelli assistenziali in reparti come i Pronto soccorso, le Pediatrie ecc.

Ma ciò che è divenuto davvero insopportabile è non solo l’inerzia nell’attivazione delle iniziative di potenziamento degli organici sanitari, ma soprattutto il silenzio con cui i responsabili della gestione lasciano cadere ogni appello proveniente dai dirigenti, dal personale delle strutture ospedaliere e dalle rappresentanze sindacali:

  • Non una sola convocazione dei responsabili dei reparti per esaminare congiuntamente e concordare linee d’azione che scongiurino il collasso del sistema;
  • Non una sola comunicazione in merito alle iniziative intraprese, ammesso che lo siano state;
  • Non una rassicurazione che restituisca agli operatori sanitari il senso del coinvolgimento e della condivisione;
  • Neanche un accenno ad auspicabili interventi regionali, quantomeno in termini di coordinamento;
  • Non un accenno ad eventuali iniziative programmatiche per l’accorpamento di unità operative in particolare sofferenza o altre iniziative di integrazione intra ed inter ospedaliera.

Nel denunciare la grave situazione e l’inaccettabile “consegna del silenzio” posta in essere dalla Direzione della ASL, questa O.S. intende prendere posizione, fin da ora chiedendo una urgente convocazione delle rappresentanze sindacali, ma anche comunicando che in caso di ulteriore inerzia sarà promossa la mobilitazione del personale e, se di necessità, la proclamazione dello stato di agitazione.

Lascia un commento