
Ogni estate, a Pescasseroli, un giardino si trasforma in un mondo incantato. E anche quest’anno, per la dodicesima edizione, il Festival “Alice nel paese del teatro” riapre i cancelli del suo magico spazio dedicato ai più piccoli: dal 2 all’11 agosto, nel Giardino Teatro dei Piccoli, va in scena una rassegna di spettacoli e laboratori pensati per i bambini e i ragazzi, ma capaci di emozionare chiunque conservi dentro di sé uno sguardo curioso. Promosso dal Comune di Pescasseroli, dal Teatro Stabile d’Abruzzo e dalla Cooperativa Fantacadabra, il festival è ormai un appuntamento atteso da famiglie e spettatori di tutte le età. Un vero progetto culturale che intreccia arte, educazione e poesia, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo. Ad aprire questa edizione, sabato 2 agosto, sarà un progetto speciale che promette di lasciare il segno: lo spettacolo “Il Gigante Egoista”, tratto dalla fiaba di Oscar Wilde, con testo e ideazione di Mario Fracassi, musiche e canzoni di Paolo Capodacqua, e prodotto da Fantacadabra, Green Factory e Compagnia GAL SG di Avezzano. La storia è semplice e potente: un gigante scorbutico impedisce ai bambini di giocare nel suo giardino, ma presto scopre che senza di loro la vita si fa fredda e muta. Solo aprendosi agli altri e all’amore, il giardino rifiorisce. E nel più piccolo dei bambini – che si rivelerà essere Gesù – il gigante troverà la via per il paradiso. Un racconto che parla di trasformazione, accoglienza, fede e speranza, con un finale che commuove e sorprende. Ma ciò che rende davvero speciale questo spettacolo è la sua forma: gli spettatori saranno bendati. La voce degli attori, i suoni, i profumi, persino alcuni sapori guideranno i piccoli e grandi partecipanti in un viaggio sensoriale fuori dal tempo. Lo spettatore diventa protagonista, chiamato a sentire, immaginare, ricordare, abbandonandosi con fiducia al potere dell’ascolto. “Il gigante egoista” non è solo un momento teatrale: è un’esperienza emotiva, un tuffo nel profondo, dove la fantasia e la spiritualità si toccano con delicatezza e verità. Perché, come ci ricorda la fiaba, solo l’amore cambia il mondo. E a teatro, questo miracolo accade.









