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La Regione stanzia un finanziamento di Euro 20.000,00 all’Istituto Superiore Tecnico e Professionale Agrario “Arrigo Serpieri” di Avezzano per l’avviamento del progetto denominato “Il SerpIERI per il DOMANI: La MICROpropagazione per MACROprogetti”, finalizzato agli interventi di ammodernamento e potenziamento delle strutture, delle attrezzature e delle strumentazioni del laboratorio di micropropagazione. Nell’Istituto Agrario, infatti, è in attività da anni un laboratorio di micropropagazione, nel quale sono presenti tutte le dotazioni necessarie ad attuare i metodi di coltura in vitro di cellule e tessuti vegetali e dove gli studenti svolgono regolarmente esercitazioni ed esperimenti. La propagazione in vitro o micropropagazione, è una tecnica di propagazione vegetativa, effettuata in sterilità, che consente di propagare velocemente e in grande quantità le specie vegetali: un mezzo molto potente al servizio del vivaismo e della certificazione genetico-sanitaria, poiché consente di ottenere materiale vegetale con inalterate caratteristiche di sanità e purezza genetica. La micropropagazione e la coltura in vitro costituiscono anche un fondamentale strumento per la conservazione della biodiversità, per la valorizzazione delle produzioni vegetali e per la protezione del territorio. La Regione Abruzzo, da sempre impegnata nella protezione ecologica, nella tutela del patrimonio naturale regionale e nella valorizzazione del territorio, ha dimostrato vivo interesse e grande sensibilità verso la proposta progettuale avanzata dal Serpieri, auspicando una sempre più proficua collaborazione tra tutte le Istituzioni e gli Enti pubblici e privati al fine di perseguire obiettivi comuni e condivisi. Attraverso questo progetto, infatti, sarà possibile fornire un contributo concreto e significativo alla conservazione, alla riproduzione ed alla valorizzazione, tramite la propagazione clonale su vasta scala, delle specie a tutt’oggi inserite nell’anagrafe della biodiversità agraria dell’Abruzzo, che ha lo scopo di censire e tutelare le risorse genetiche agricole regionali considerate a rischio di estinzione. Le attività di propagazione progettate riguarderanno le varietà locali, un tempo ampiamente diffuse e coltivate nel territorio regionale, ciascuna con specifiche caratteristiche di adattamento, di impiego, di produttività e di sapore, con una propria identità ed una propria storia, coincidenti con quelle dei territori e delle popolazioni che, nel corso dei secoli, le avevano selezionate e che purtroppo sono state sostituite con varietà moderne, in quanto ritenute obsolete, o semplicemente abbandonate a causa del cambiamento delle abitudini alimentari e dei sistemi di coltivazione

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