“Rimango basito in qualità di capogruppo di minoranza del Comune di Pescina dal chiarimento che il Sindaco fa a proposito del post che ho pubblicato sull’aumento della Tari. Aumento rinvenibile negli atti.
Alla faccia del “lieve aumento” come lo definisce lui. Con la sua compagine, in campagna elettorale, ha gridato ai sette venti che avrebbe ridotto le tasse, ma dall’inizio del suo mandato le ha solo aumentante.
Gli aumenti non hanno riguardato solo la Tari, ma anche l’Irpef con un rialzo del gettito dell’IRPEF nelle casse del Comune che ha portato per alcune categorie di cittadini l’aumento della pressione fiscale. L’aumento approvato della Tari per l’anno 2023 è pari al 5,88% per le utenze domestiche e all’1,12% per le utenze non domestiche e lo ribadisco. A detta del Sindaco, invece, l’aumento è di € 5,88 in media per le utenze domestiche e dell’1,88% per quelle non domestiche. Gli aumenti a carico dei cittadini dunque dalla sua elezione sono ad oggi di oltre il 20% e non è finita, aspetto il 2024 con grande ansia. Visto che si diletta anche con la memoria storica dandomi del demagogo e del mistificatore e cito testualmente le sue parole: “La cosa che dispiace di più è che la nostra comunità non merita questa demagogia e questa mistificazione della realtà. Questo purtroppo accade quando l’amor proprio supera di gran lunga l’amore per la propria città”. Gli atti e le carte che si portano in Consiglio Comunale si studiano prima e non dopo così si evitano becere figure. I dati presenti negli atti votati dalla sua compagine non sono demagogia e invece di essere argomentati successivamente a mezzo stampa, meritavano una risposta immediata ed esaustiva nella sede opportuna che è quella del Consiglio Comunale, dove invece, le risposte, se non nulle, sono state piuttosto confuse, cosi come non si è riusciti ad apprendere se questa maggioranza si sia impegnata a cercare soluzioni per ridurla o quantomeno per ridistribuirla più equamente. Lavorando sulla ripartizione dei costi tra utenze domestiche e non si sarebbe potuti arrivare ad una redistribuzione più equa della Tari.
Non ci si sveglia la mattina dando agli altri del bugiardo e del mistificatore, professandosi paladini
della verità senza nemmeno conoscerla.