
Un luogo carico di storia, il castello di Kaninë a Valona, si è trasformato in palcoscenico di emozioni e bellezza. Domenica 31 agosto, sotto le stelle dell’Albania, è andato in scena un concerto che ha unito grandi voci e anime straordinarie, con la regia di Vera Grabocka e la direzione del Maestro abruzzese Jacopo Sipari di Pescasseroli, al timone dell’Orchestra della Radiotelevisione Albanese. Una serata che ha intrecciato memoria e futuro: tra le mura che hanno visto passare imperatori, dominazioni e rivoluzioni, la musica si è fatta linguaggio universale, capace di raccontare l’anima di un popolo e di avvicinare culture diverse. Sul palco, ospiti d’eccezione come il soprano Ermonela Jaho, il tenore Saimir Pirgu, il grande attore e scrittore Timo Flloko, i cantanti Aurela Gaçe e Alban Skenderaj, la violinista Abigeila Voshtina. Per Ermonela Jaho è stato un ritorno particolarmente intenso: “Solo la musica poteva riportarmi qui, dove trascorrevo le vacanze da bambina e dove è nata mia madre. Questa terra ha per me un significato profondo, e condividerla con amici e artisti rende questa emozione ancora più speciale”. Dal duetto di Bohème a Nessun dorma, dalle note struggenti di Schindler’s List al violino, fino alle arie più amate di Puccini e alle canzoni popolari albanesi, il programma ha intrecciato grandi classici e pagine intime, regalando al pubblico un viaggio tra lirica, tradizione e poesia. “È un onore – ha commentato il Maestro Sipari – dirigere in un luogo che è simbolo di storia e identità, insieme a musicisti straordinari che portano dentro di sé una passione capace di arricchire chi suona e chi ascolta”. La mostra di stelle sul palco e quelle vere nel cielo di Kaninë hanno dialogato in un’unica sinfonia. Non un semplice concerto, ma un atto di memoria e di speranza, un abbraccio tra culture e generazioni. Perché la musica, quando nasce dal cuore, diventa davvero la più grande terapia per le anime.











