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4-novembre-1Un’intensa emozione ha pervaso gli animi dei numerosi presenti quando il Generale di Divisione Vero Fazio ha svelato il tricolore che copriva la monumentale lapide in marmo di Carrara, dove l’Amministrazione comunale e il Gruppo degli Alpini hanno fatto incidere i 147 nomi dei caduti durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale del Territorio di Tagliacozzo. L’iniziativa è stata promossa dalla locale sezione degli Alpini, egregiamente coordinati dal Presidente Antonio Di Pietrantonio. Nomi, cognomi, gradi e onorificenze militari di ragazzi, per lo più a molti ormai sconosciuti, che finalmente sono stati riuniti nell’elenco posto all’ingresso della Casa comune. «Scolpire nella pietra il nome di un soldato morto per la Patria, per la Famiglia, per la propria terra – ha detto il Sindaco Vincenzo Giovagnorio nella sua allocuzione – significa volerne conservare la memoria, volerne trasmettere il ricordo a chi sarà dopo di noi, volerne onorare le gesta e soprattutto il sacrificio che egli ha compiuto per costruire, conservare e trasmettere integre tutte e tre le realtà dianzi dette». bisE tutti questi soldati non sono morti del tutto perché nel cuore nessuna croce manca; sono nella memoria delle persone di oggi che grazie al loro sacrificio oggi vivono in un Paese libero e unito. La sensibilità dell’Amministrazione di Tagliacozzo e del Gruppo Alpini sta a significare che ricordare è un dovere. «Viviamo in una Nazione libera, in una Nazione democratica – ha continuato poi il Sindaco – la società odierna offre agi e, ringraziando Dio, discrete possibilità, almeno per chi sente l’obbligo di dover contribuire al benessere dei propri cari e suo personale. Tutto ciò lo dobbiamo soprattutto a questi giovani, a queste vite innocenti che purtroppo la guerra ha strappato troppo presto agli affetti terreni». 2Significativa è la frase scolpita sulla lapide che precede l’elenco dei nomi: SVIS CIVIBVS IN ACIE INTEREMPTIS QVI PUBLICAE REI SALUTEM SIBIQUE IMMORTALITATEM COMPARARUNT TALEACOTIENSIS CIVITAS. Tradotta recita: “La città di Tagliacozzo ai propri Cittadini uccisi in battaglia, che paragonarono la salvezza dello Stato alla loro immortalità”. Questi ragazzi hanno avuto un coraggio eroico nell’accettare un destino che li ha chiamati all’estremo sacrificio. Consapevolmente hanno posto sullo stesso piano la loro morte e, quindi, l’immortalità ultraterrena e il bene dell’Italia. img-20191104-wa0014Dopo l’inaugurazione della lapide nell’atrio comunale, il corteo delle Associazioni e dei Cittadini, accompagnato dalla Banda locale, ha raggiunto il monumento ai Caduti nel Parco della Rimembranza, dove è stata deposta una corona d’alloro e il Generale Fazio ha pronunciato un vibrante e appassionato discorso commemorativo in cui ha ripercorso le vicende storiche dell’Unità d’Italia e ha sottolineato l’importanza fondamentale per l’azione di pace da parte delle Forze armate. Alla manifestazione hanno partecipato il Maggiore Silvia Gobbini, comandante della locale Compagnia dei Carabinieri, con i Comandati Francesco Marini e Mauro Dattolo; la Presidente del Consiglio comunale Anna Mastroddi e l’Assessore alla Cultura Chiara Nanni; gli Alpini, tra cui il novantanovenne Tommaso Palmerini, i Carabinieri in congedo, i Bersaglieri, le Volontarie della Croce Rossa Italiana e i Volontari della Protezione Civile; i ragazzi della Casa Anffas. La cerimonia si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa della SS. Annunziata.

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