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In Abruzzo saranno 201 i piccoli comuni a ricevere le risorse che potranno utilizzare per sostenere economicamente piccole e medie imprese del proprio territorio, attraverso contributi a fondo perduto per spese di gestione, sostegni alla ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento, innovazione o per acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature, opere murarie e impiantistiche.

Venerdi scorso, infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto varato dal Governo, il 15 settembre 2020, che ripartisce tra i Comuni delle aree interne e montane italiani 210 milioni di euro, per il sostegno alle attività produttive economiche, artigianali e commerciali dei territori.

Per la ripartizione dei fondi è stato utilizzato il criterio della perifericità e della minore dimensione demografica, per cui sono stati premiati maggiormente i Comuni medio–piccoli.

Il presidente dell’Uncem Abruzzo Berardinetti esprime soddisfazione: “Un intervento che si chiedeva da tempo. Un’occasione per sostenere e far rimanere, nelle aree montane e nella montagna abruzzese, attività artigianali e commerciali.

Il provvedimento rappresenta il più grande stanziamento di risorse per le attività economiche delle aree montane del Paese mai registrato negli ultimi cinquant’anni.

Una occasione senza precedenti anche per l’Abruzzo dove il fondo andrà a rafforzare gli interventi della Strategia Nazionale per le Aree Interne, e includerà tutti i piccoli comuni considerati marginali. Il contributo è assegnato a ciascun comune, per gli anni dal 2020 al 2022, e tra pochi giorni verrà accreditata la prima annualità anche se appare inevitabile che i Comuni avranno difficoltà ad utilizzare le risorse del 2020 entro il 31 dicembre. Ho già rappresentato la problematica al Presidente Nazionale Uncem, Marco Bussone, con il quale sono in contatto costante e, come Uncem Abruzzo daremo tutta l’assistenza e le informazioni necessarie ai Sindaci, affinché possano utilizzare al meglio i fondi assegnati.
L’Auspicio è che queste risorse, attraverso i bandi che i comuni emetteranno, contribuiscano a sostenere la ripartenza delle micro e piccole imprese dopo la pandemia e ad accelerare l’innovazione del tessuto produttivo presente nelle aree montane. Ritengo, conclude Berardinetti, che questo intervento, che Uncem chiedeva da tempo, sia un aiuto importante per sostenere e far rimanere, nelle aree montane e nella montagna abruzzese, attività produttive e commerciali, che con la loro presenza concorrono non solo a creare ricchezza ma alla coesione sociale e contribuisco a far rimanere famiglie e residenti”.

Insieme all’introduzione di una fiscalità differenziata per chi abita ed opera in questi piccoli comuni montani, una richiesta che Uncem fa da anni alle istituzioni nazionali e regionali, potrebbe aprire la strada ad una nuova vitalità dei piccoli comuni e delle aree marginali, che oggi incarnano la migliore qualità della vita.

 

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