Domani 24 gennaio saranno commemorate le vittime del tragico incidente sul Monte Velino in cui persero la vita quattro giovani ragazzi: Gianmarco Degni, Gian Mauro Frabotta, Tonino Durante e Valeria Mella. L’Amministraziione Comunale di Avezzano li ricorderà con una cerimonia che avrà inizio alle 16.30 presso “Largo dei caduti dei vigili del Fuoco” in via Aldo Moro alla presenza delle autorità civili, religiose e militari. “La cerimonia – sottolinea il vicesindaco Domenico Di Berardino- sarà aperta da un momento di preghiera guidato da Sua Eccellenza rev.ma Mons. Giovanni Massaro e si svolgerà nel rispetto delle regole che, a causa della grave pandemia in corso, impongono la garanzia della distanza interpersonale evitando ogni forma di assembramento”. Sulla pagina social del comune si potrà seguire la diretta della Santa Messa di suffragio delle 17,30.
Anche l’assessore regionale alle Aree interne Guido Liris ha lasciato il suo messaggio per gli ‘Angeli del Velino’: “Onorare le vittime, rendergli omaggio senza mai dimenticare quanto successo perché la memoria generi cultura, conoscenza e alimenti riflessione; impegnarsi quotidianamente affinché tragedie simili non si ripetano. Sul Velino, lo scorso anno, furono necessari 28 lunghi e difficili giorni per completare le operazioni di recupero delle vittime, ed oggi possiamo dire che quel dramma non è avvenuto invano, considerando che, oltre a infondere una maggiore consapevolezza e sensibilità nei confronti della sicurezza in montagna per chi amministra, ha impresso un’accelerazione nell’approvazione, da parte della Regione, della Carta di localizzazione dei pericoli da valanga, contente l’individuazione delle aree che presentano pericoli potenziali. In occasione di una ricorrenza tanto triste, da medico prima ancora che da rappresentante delle istituzioni, non posso poi non ricordare la tragica fine del dottor Valter Bucci e dell’infermiere Giuseppe Serpetti, sanitari del 118 dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, che insieme al tecnico di bordo Mario Matrella, al tecnico del Soccorso alpino Davide De Carolis, al pilota Gianmarco Zavoli, e al paziente soccorso, Ettore Palanca, persero la vita nello schianto dell’elicottero sul Monte Cefalone cinque anni fa. Questo doppio tragico anniversario”, prosegue Liris, “deve essere anche da monito per chi, spesso con superficialità e imprudenza, si avventura in montagna: occorre conoscere i propri limiti, informarsi sempre sulle condizioni meteo e della neve prima di qualsiasi tipo di escursione, equipaggiarsi adeguatamente. Anche per questo, occorre lavorare su sensibilizzazione e prevenzione e per questo ringrazio tutte le associazioni e organizzazioni che, insieme alle istituzioni, lavorano in questa direzione. Dal nostro insediamento, abbiamo istituito il Tavolo della montagna che periodicamente è terreno di proficuo confronto con tutti gli attori interessati e, per ricordare solo i risultati più importanti, abbiamo portato in Abruzzo il sofisticato sistema per il distacco controllato delle valanghe attraverso cariche esplosive, una pratica consolidata sull’arco alpino che non era mai stata adottata nell’Appennino, il sonar Recco, anch’esso per la prima volta in una regione appenninica, utilizzato per la ricerca di dispersi sotto la neve in caso di operazioni di soccorso, e approvato la Carta di localizzazione dei pericoli da valanga”, conclude Liris.
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