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SULMONA – Una campagna d’informazione efficace ma anche un’opera di convincimento con i medici di base in prima linea, le figure più a stretto contatto con i pazienti, per fidelizzare l’utenza che non si è ancora prenotata per il vaccino contro il Covid-19. La Asl 1 ingrana la marcia per sorpassare il virus che continua a circolare sul territorio soprattutto con l’incognita del Delta che, fra non molto, sarà la variante dominante. Nella seconda estate con il Covid l’azienda sanitaria, per centrare l’obiettivo dell’immunità di gregge che è sempre più vicina in provincia dell’Aquila, intendere convincere la fascia di popolazione dai 40 anni in su, ovvero la più attiva e la più soggetta a viaggi e spostamenti nonchè la più a rischio infezione poichè non coperta dal vaccino. Ma come fare per fidelizzare questo tipo di utenza? “Stiamo cercando di investire i medici di base che hanno la lista dei propri assistiti per cui, mediante un controllo incrociato con l’anagrafica, cercheremo di raggiungere telefonicamente gli utenti per motivarli a superare le loro paure”- interviene il Direttore Uoc Siesp, Enrico Giansante, che scatta la fotografia sulla campagna vaccinale in atto. Sono circa 296 mila le somministrate effettuate da gennaio ad oggi. 180 mila persone sono state raggiunte con la prima inoculazione mentre 113 mila hanno completato il ciclo vaccinale, ovvero il 75 per cento. Un trend più che buono se si considera che la popolazione target in provincia è di circa 236 mila utenti. Una buona copertura vaccinale si registra tra gli 80 enni e i docenti. Su 8800 insegnanti che operano in provincia, ben 8200 risultano vaccinati con due dosi. Un’ottima adesione. Per il Direttore Siesp la misura del green pass, al vaglio del governo, è importante se applicata per gestire i grossi assembramenti: discoteche, mega banchetti e teatri. “La misura fondamentale resta la prudenza poichè la pandemia non è ancora finita. Dobbiamo vaccinarci e allo stesso tempo stare attenti”- chiosa Giansante. In provincia, stando alle statistiche, i casi di reinfezione tra sanitari solo solo tre, scoperti casualmente con lo screening, come pure i contagi con ciclo vaccinale completato risultano rari. Infine il dato più o meno confortante arriva dalla mappa della variante Delta che conta al momento: 5 casi nell’aquilano, 5 in Marsica e 2 in Alto Sangro. Tutti isolati per tempo e ormai in fase di negativizzazione. Ma la guardia non può abbassarsi perchè la mappa, c’è da giurare, è destinata ad allargarsi.

Andrea D’Aurelio

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