
Quaranta domande in stallo e in fase di istruzione da almeno quattro mesi. Torna l’incubo delle autorizzazioni per il suolo pubblico a Sulmona. La polizia locale, agli ordini del comandante-dirigente, Domenico Giannetta, ha effettuato una serie di blitz preventivi nelle attività commerciale per avvertire che, dalle prossime settimane, si procederà con la rimozione coatta di tavoli e sedie esposte senza l’autorizzazione dal Comune. Un giro di vite che ha fatto esplodere la protesta dei commercianti i quali, da tempo, hanno presentato domanda al Comune senza che la stessa venisse evasa. “Una macchina lenta per i permessi e super veloce per i controlli. In tanti abbiamo presentato una domanda da mesi. Facendo telefonate al Comune e provando a contattare gli uffici comunali siamo sempre rimandati e abbiamo scoperto che il funzionario è quasi sempre in ferie o smart working. Una domanda per il suolo pubblico ha un costo medio di 400 euro che viene istruita da un geometra. Bisogna solo premere un pulsante e nessuna risposta è arrivata. È scandaloso. Dobbiamo continuare a pagare per servizi che non abbiamo. La chiamano città turista e a Pasqua non erano state evase anche le autorizzazioni”- tuonano Alessandro Candido e Marcello Villani mentre c’è chi come Marco Pacifico ha rinunciato all’autorizzazione per la lunga trafila burocratica e ha annunciato la rimozione delle due fioriere, le uniche che abbellivano il centro storico. “Per risolvere il problema – spiega Pacifico – io dovrei pagare 100 euro per un geometra oltre a 50 euro di spese e a due marche da bollo da 36 euro”. Al momento solo cinque esercenti sono stati autorizzati e si prevede un’estate calda se la terza ripartizione non accelererà le procedure per evadere le pratiche