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SULMONA. Cinquanta contenziosi aperti con il personale per più di 200 mila euro in ballo. E’ il drammatico bilancio delle vertenze al Cogesa che agitano e non poco l’amministratore unico della partecipata peligna, Nicola Sposetti. Sono 50 i dipendenti che hanno chiesto il riconoscimento di un livello superiore, nell’organico della partecipata peligna, per le mansioni svolte. Un braccio di ferro che va avanti da qualche anno. A gennaio 2023 le vertenze aperte erano 43. Nel giro di un anno e mezzo, i contenziosi sono aumentanti, fino a toccare la quota del 25 per cento dei dipendenti impiegati con Cogesa, dove lavorano circa 200 persone. “Un dato mostruoso” come ammette l’amministratore unico, intenzionato ad affrontare il problema con tutte le parti interessate, cercando di snellire l’elenco e di risolvere almeno una parte delle vertenze senza finire in Tribunale, già chiamato in causa per esprimersi su una decina di posizioni. “Ho ereditato una miriade di vertenze che comportano non solo una compromissione del clima aziendale ma anche il rischio di soccombenza per la società”- dichiara a “Il Centro” Sposetti, che in questi giorni sta incontrando i legali coinvolti per trovare, laddove possibile, un accordo. “Avere un contenzioso aperto con il 25 per cento dei dipendenti, significa non poter andare avanti. E’ necessario ripristinare un clima di lavoro più sereno, anche per raggiungere gli obiettivi che ci siamo programmati”- conclude l’amministratore unico. Davanti al giudice del lavoro del tribunale di Sulmona, sono state infatti fissate le prime udienze. Sostanzialmente, con vertenze o ricorsi, il personale rivendica una qualifica superiore.

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