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SULMONA – 800 mila euro dal Consiglio Regionale d’Abruzzo per il fondo di rotazione ma anche il via per la centrale idroelettrica di Raiano e tre ulteriori esami per salmonella nel fiume Aterno, eseguiti in autocontrollo, che hanno dato esito negativo. Si cominciano a risolvere le annose criticità del Consorzio di Bonifica Interno Aterno-Sagittario con sede a Pratola Peligna che incassa i primi risultati sotto la guida del Presidente Ernesto Zuffada. La prima boccata d’ossigeno per il bilancio dell’ente arriva dalla Regione Abruzzo con le disposizioni approvate nell’ultima seduta del Consiglio Regionale. Si tratta di 800 mila euro che serviranno per risanare il disavanzo, per scongiurare l’aumento del canone per i contribuenti e per nuovi investimenti da porre in essere. “E’ un obiettivo che abbiamo centrato dopo essere stati auditi in commissione agricoltura”- spiega il Presidente Zuffada- rimarcando che il fondo di rotazione permette ora al Consorzio non gravare sui contribuenti. Ma fra le questione annose che si avviano a una risoluzione c’è la vicenda della centrale idroelettrica di Raiano che trova uno spiraglio di luce dopo il via della Regione Abruzzo, ottenuto sempre da Zuffada e dal Direttore Giuseppe Sciullo. “Noi abbiamo fatto si che tutta la documentazione venisse riesaminata e portata al via perché tutto si era fermato alla valutazione di impatto ambientale”- chiarisce ancora il Presidente dell’ente che non manca di sottolineare come la messa in funzione della centrale porta alle casse del Consorzio un introito di circa 250 mila euro all’anno. Ma per l’attivazione vera e propria serve ancora la concessione per captare l’acqua ad uso idroelettrico, ultimo passaggio prima della conclusione del lungo percorso. Ma non finisce qui. Zuffada e il suo staff hanno rimesso mano anche al problema della salmonella, facendo eseguire in autocontrollo tre nuovi esami rispettivamente nei mesi di maggio, giugno e luglio, dimostrando che l’acqua che viene distribuita all’interno dei canali non contiene salmonella, che era stata riscontrata in alcune zone dell’aquilano nel 2014. Ora la palla passa ai rispettivi sindaci che nei mesi scorsi sono stati chiamati a raccolta dal consigliere del Consorzio di Bonifica Carlo Di Ruscio che ha voluto incontrare personalmente i primi cittadini del territorio per addivenire alla soluzione di una problematica che ha creato non pochi problemi agli agricoltori della zona. Dal fondo di rotazione, passando per la centrale e la salmonella, il Consorzio dell’era Zuffada si avvia ad accelerare il passo sulle “vertenze” che richiedevano maggiore impulso. E se è vero che i numeri e i fatti contano più delle parole, anche in questo caso l’evidenza non si può negare.

Andrea D’Aurelio

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