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Sconforto, impotenza, stanchezza e paura ma anche tanta forza e il coraggio che si infondono l'un con l'altro convinti di farcela, di vedere la fine di questa emergenza salvando il più possibile vite umane. Sono questi i sentimenti degli infermieri del reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Cremona, dove da oramai tre settimane si sta lottando contro il tempo per curare i pazienti in gravi condizioni per il Coronavirus: mai un riposo, ogni giorno in "trincea". ANSA/UFFICIO STAMPA OSPEDALE CREMONA

L’AQUILA – La Asl 01 approva la delibera di ammissione dei candidati e la delibera di nomina della commissione incaricata della valutazione dei titoli presentati per la partecipazione all’avviso pubblico bandito dalla ASL nel settembre scorso per l’assunzione a tempo determinato di infermieri da impiegare nei reparti covid. In tempi molto brevi 2100 infermieri saranno ammessi alla graduatoria.

“Abbiamo stabilito un calendario di lavoro estremamente serrato –  dichiara il manager Roberto Testa – per assumere nuovi operatori e potenziare il personale infermieristico, in modo da disporre di più risorse per fronteggiare l’emergenza covid. In base alle necessità definiremo il numero di infermieri da assumere a tempo determinato per distribuirli nelle strutture sanitarie della provincia. In questa fase, poiché il fattore tempo è decisivo, utilizzeremo tutte le forme e gli strumenti a disposizione per rafforzare i ranghi”.

Oltre questi provvedimenti, la asl nei mesi scorsi ha indetto un concorso per assumere 105 infermieri a tempo indeterminato. Per portare a termine il concorso ci vorranno tempi più lunghi sia per le procedure da seguire sia, soprattutto, per esaminare le 7.300 domande pervenute da tutte le regioni italiane.

Intanto una buona notizia: finalmente è stato siglato l’accordo tra le rappresentanze sindacali dell’area del comparto e la Direzione della Asl 01 sui criteri di ripartizione delle premialità agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza da coronavirus.

“Si tratta di un accordo importante perché riferito al riconoscimento dell’eccezionale attività svolta dal personale dipendente a tempo determinato e indeterminato e a quello in somministrazione lavoro del comparto Sanità nella gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19” si legge in una nota della Cisl, “ha prevalso il senso di responsabilità. Non sottoscrivere oggi i criteri avrebbe comportato il rischio concreto di non dare il giusto riconoscimento economico a chi si è speso in prima linea”

Le risorse economiche per le quali sono stati fissati i criteri di ripartizione, si riferiscono a due voci: 1 milione 933 mila euro per il trattamento accessorio (indennità per malattie infettive, straordinario e tempo aggiuntivo di vestizione e svestizione), 1 milione 688 mila euro alla produttività per premialità aggiuntiva. Il fondo produttività viene ripartito in tre fasce, in base all’esposizione al rischio: fascia A (40,00 euro giornalieri) per il personale dei presidi ospedalieri direttamente e
continuativamente coinvolti con il virus; fascia B (20,00 euro giornalieri) per quelli occasionalmente coinvolti con il virus; fascia C (5,00 euro giornalieri) per il personale di supporto assegnato alle unità operative di fascia A e B.

A beneficiare del premio saranno il personale del ruolo sanitario, gli ausiliari, gli operatori tecnici addetti all’assistenza, gli operatori socio-sanitari, gli autisti di ambulanza, gli assistenti sociali, il personale amministrativo e tecnico chiamato a prestare servizio di supporto alle attività correlate allo stato di emergenza. Nello specifico, in fascia A sono state collocate per il Presidio di L’Aquila, Pneumologia, Malattie Infettive, Terapia Intensiva, Medicina, Pronto Soccorso, 118, Radiologia e Laboratorio Analisi; per il Presidio di Avezzano, Malattie Infettive, Pronto Soccorso, Radiologia e Laboratorio Analisi; per il Presidio di Sulmona Terapia Intensiva, Pronto Soccorso, Laboratorio Analisi e Radiologia; per il Presidio di Castel di Sangro il Pronto Soccorso; per il Territorio il Servizio 118. In fascia B sono state collocate per il Presidio di L’Aquila la Riabilitazione Covid attivata il 25 aprile 2020, l’Ostetricia, neonatologia e T.I.N.; per il Territorio il SIESP e l’USCA; In fascia C, il personale sanitario, amministrativo e tecnico assegnato alle UU.OO. individuate nelle fasce A) e B) per l’attività di supporto prestata nell’emergenza Covid-19, il S.I.E.S.P., la Direzione Medica di Presidio Ospedaliero, la Farmacia Ospedaliera, l’U.O. del Medico Competente, il SPP ed i servizi Tecnico – Manutentivo.

 

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