
SULMONA. La Asl 1 è pronta ad aprire il procedimento disciplinare per la dipendente furbetta che, dopo aver timbrato il cartellino, si assentava sul posto di lavoro per andare a danza e in palestra. Un atto dovuto, quello dell’azienda sanitaria, dopo la chiusura delle indagini preliminari da parte del sostituto procuratore della repubblica, Stefano Iafolla, che contesta ad una 51enne di Sulmona, la truffa ai danni dello Stato. Novantaquattro ore lontano dalla scrivania su centoquattordici da svolegere, secondo il capo d’imputazione. L’indagata, si legge, “induceva in errore l’ente pubblico di appartenenza in ordine alla sua continuativa presenza sul posto di lavoro, procurandosi un ingiusto profitto costituito dall’indebita percezione della retribuzione conseguita pari 1.362 euro”. Tre mesi filati di assenza, dall’agosto all’ottobre 2023, appurati dalle indagini svolte dalla guardia di finanza di Sulmona, a seguito di un esposto anonimo A tradire la donna sono stati gli appostamenti, le riprese video e, soprattutto, le analisi del gps della sua vettura. La donna ora potrà presentare le proprie memorie difensive o, in alternativa, chiedere di essere interrogata, a norma di legge, per evitare di finire sotto processo. L’inchiesta darà luogo probabilmente anche ad un filone contabile, che si svilupperà davanti alla Corte dei Conti per il risarcimento nei confronti dell’azienda sanitaria.