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SULMONA – “Tornare allo stadio non è un sogno ma un buon auspicio. Con un pizzico di ottimismo sono convinto che già a partire dal mese di luglio le gare di chiusura del nostro campionato di serie a potremmo godercele con tifo e partecipazione”. Ad affermarlo ai microfoni di Onda Tg è il numero uno della Fgic, Gabriele Gravina, che ripercorre le tappe che hanno portato alla ripartenza del calcio italiano e lo fa in un’intervista rilasciata alla nostra emittente televisiva. Per Gravina il ritorno allo stadio deve avvenire con gradualità. “Dobbiamo rimetterci al parere dei nostri scienziati. Il comitato tecnico scientifico conosce le nostre esigenze, le esigenze dei nostri appassionati. Dobbiamo avere un pò di pazienza”- ha esordito il Presidente Figc per tornare poi sull’ordinanza numero 72 del Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ha sollevato non poche polemiche per le “nuove” regole del gioco, dai contrasti “banditi” alla marcatura ad uomo vietata. “L’ordinanza ha lasciato all’inizio un pò di perplessità“- riprende Gravina- “ma c’è la voglia di far riaprire tantissimi circoli e strutture sportive. E’ un primo messaggio importante”. Significativo il passaggio sui piccoli vivai del calcio e dello sport come pure sulle società dilettantistiche che stanno risentendo, più delle altre, dell’effetto lockdown. “E’ un settore che ha sofferto le maggiori lesioni e violenze sotto il profilo tecnico-economico”- conclude il numero uno della Figc- “ho deciso di finanziare risorse significative e devo dire che  è stato un precedente unico all’interno del panorama calcistico sportivo e europeo. Il mondo amatoriale, dei dilettanti, dei vivai e della formazione è un mondo che richiede molta attenzione e per quanto mi riguarda è uno dei primi livelli della base di questa nostra piramide che vede al vertice un calcio importante, un calcio professionistico di grande rilevanza, ma senza la base credo che si creino grandi difficoltà nello sviluppo costruttivo, continuativo e partecipativo di tutto il mondo del calcio”.

Andrea D’Aurelio

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