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“A Natale puoi”, il famoso brano di proprietà della Sony Music Italia, è da sempre la colonna sonora delle festività natalizie. Quest’anno quel puoi è di fatto sparito nell’immaginario collettivo per via della pandemia e delle norme anti contagio. L’elenco delle restrizioni ha aggiunto quel “non” che rende diverso e surreale questo Natale. Il non poter uscire senza un comprovato motivo di necessità, il dover rinunciare all’aperitivo della vigilia e alle uscite fuori porta. Ma anche le super tavolate e le mega tombolate resteranno un ricordo. Come del resto la visita per più di una volta al giorno ad amici, congiunti, persone care. Una sfilza di “non” che rende la notte di Natale più buia del solito per vie delle distanze, dell’isolamento, della chiusura nelle proprie case con le strade vuote e deserte e gli occhi che si velano di tristezza. Ma quel “non” non è solo un divieto. Può diventare anche un’opportunità. Non si può perdere la speranza per un domani migliore. Non si può minimamente pensare che dopo la notte non spunti la luce del giorno per dissipare le tenebre. E nella notte del mondo la speranza è in una culla. Non si può fare a gara a chi è più bravo a distruggere anziché a costruire. Perché c’è ancora chi pensa di poter entrare nel cuore della gente dalla sera alla mattina. Non si può non dire “buongiorno” e “buonasera” al vicino di casa con il quale non ci parliamo da anni. E’ Natale. Nonostante tutto. Non si può lasciare senza pasto caldo chi vive il Natale nella solitudine e nell’indigenza come pure è vietato non telefonare all’amico, al parente o al conoscente che si trova in quarantena, magari l’ha cominciata proprio oggi. Non si può non pensare a chi ha troppi posti vuoti a tavola perché qualcuno, il Covid, se l’è portato via troppo presto. E’ un Natale diverso. E’ vero. Sarebbe inutile negarlo. Ma il Natale diverso ci deve rendere diversi. Migliori. E forse non è un caso che i giorni rossi sul calendario, per via delle restrizioni, si trasformano quasi in giornata normale. Perché in un mondo privo di valori è la normalità quella che manca. Riscopriamola. Amiamola. Anche a Natale. Auguri a tutti dalla redazione di Onda Tg che si ferma con il telegiornale fino a domenica 27 dicembre per riprendere fiato ma non vi lascerà soli e continuerà l’aggiornamento delle notizie di rilievo sul nostro sito internet. Che sia un Natale di serenità. Almeno nei cuori.

Andrea D’Aurelio
foto Angelo D’Aloisio

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