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SULMONA – La zona pedemontana del Morrone sta diventando il nuovo corso Ovidio. Un passeggiata all’aperto e una sacrosanta boccata d’aria non si nega a nessuno, nemmeno ai tempi del Coronavirus, purché non si crei assembramento della folla. Il decreto parla chiaro come pure le circolari esplicative dell’ultima ora hanno fugato tutti i dubbi. Ma calare le disposizioni nella quotidianità non è mai facile. In questi giorni la zona delle Marane viene scelta proprio per le passeggiate e l’attività fisica di gruppo. Ieri alle 16.30 vari gruppi composti da tre-quattro persone si sono radunati nella frazione sulmonese per jogging e attività motoria. E il rischio dell’assembramento è reale e concreto, fatta eccezione di qualche camminatore d’altri tempi munito di mascherina e guanti che si guardava intorno, assicurandosi di essere solo, rispettando le distanze di sicurezza. Se c’è una città che da diversi giorni si è responsabilizzata e si è adeguata alle regole, uscendo di casa solo se necessario per motivi urgenti e indifferibili, permane il rovescio della medaglia di una zona del territorio comunale dove si passeggia e circola a “ruota libera”, anche ai tempi del Coronavirus. Noi, più che segnalare il caso agli organi competenti, lo abbiamo come al solito documentato, perché per esigenze legate al lavoro si può e si deve uscire di casa. Ne vale la salvaguardia dell’intera collettività.

Andrea D’Aurelio

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