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SULMONA – Si è tenuta a Sulmona nella sede in via Ercole Ciofano l’Assemblea Annuale dei soci dell’Associazione Nazionale Tra Mutilati ed Invalidi di Guerra. Occasione ufficiale: l’approvazione degli strumenti statutari come il bilancio o conto consuntivo ed il bilancio di previsione. ma anche la possibilità di incontrarsi rivivere momenti trascorsi e progettare iniziative per il futuro.
Vegliamo solo ricordare che L’Associazione Nazionale Tra Mutilati ed invalidi di Guerra, è per molti aspetti, la prima organizzazione unitaria sorta in Italia. Fu costituita a Milano il 29 aprile 1917 a guerra ancora aperta per accogliere e difendere gli interessi di tutti i minorati di guerra. Solo con legge del 1923 fu riconosciuta ed esclusivamente demandata la rappresentanza e la tutela dei mutilati ed invalidi di guerra presso il governo e presso tutti i competenti organi dello stato. E’ stata eretta in “ente morale “ con regio decreto del 16 dicembre del ‘29.
L’Associazione vuole, tra l’ altro, essere un ricordo dei due conflitti mondiali che hanno caratterizzato la storia del secolo scorso, sulle conseguenze nefaste e lutti nei combattenti e nella popolazione civile, gli orrori ed il logoramento della lotta nelle trincee, i bombardamenti, i campi di concentramento e di sterminio, l’ occupazione tedesca del nostro paese, la resistenza. 
L’associazione, unitamente alle altre associazioni combattentistiche, ben lungi da rappresentare esaltazione del militarismo, rappresentano un documento vivente degli orrori della guerra come monito per le generazioni future.
Eseguiti gli obblighi statutari, presente il presidente della sezione dottor Raffaele Di Pietro ed il presidente regionale Generale Carlo Palumbo, oltre i soci, si sono tenuti alcuni interventi. Il presidente regionale Palumbo ha sottolineato le difficoltà che l’Associazione deve affrontare, oltre l’aspetto finanziario, ha segnalato che alcune sezioni, anche in Abruzzo hanno chiuso i battenti. Motivo: presidente e soci scompaiono per ineluttabili motivi generazionali ed i figli e nipoti, che per statuto potrebbero subentrare, spesso non manifestano disponibilità a proseguire scopi ed attività dell’associazione. L’Assemblea si è conclusa con un pranzo sociale.
Gaetano Trigilio

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