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PESCARA – “Esco formalmente e definitivamente da questa maggioranza. L’Abruzzo è diventato il bancomat di Fratelli d’Italia. Mi ritengo libera da ogni vincolo con il Presidente Marsilio e la sua Giunta. Per me la priorità resta l’Abruzzo e gli abruzzesi”. A gridarlo a gran voce, da Pescara in conferenza stampa, è stata la consigliera regionale dell’Udc Marianna Scoccia che ha formalizzato l’addio dalla maggioranza Marsilio e ha ripercorso la gestione dell’emergenza Covid in Regione, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. E’ la versione ufficiale di un divorzio, la cui “pratica” era stata già avviata lo scorso anno, con il passaggio al gruppo misto. La Scoccia passa alla minoranza e resta nelle fila dell’Udc. Risultano quindi tutte infondate le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni sull’ingresso in Italia Viva. I toni del divorzio ufficiale sono stati nudi e crudi, anche duri in alcuni passaggi. Prima l’attacco sulla sanità e la gestione dell’emergenza Covid all’assessore “pascolante”. “C’è stato il caos della diagnosi del virus. I risultati dei tamponi arrivavano dopo 15-20 giorni e in alcuni casi sono stati ripetuti per due-tre volte. Nessuno ha messo in campo uno screening per la popolazione e mi viene da sorridere quando Salvini elogia il Veneto. Mi auguro ora che venga accolto l’appello di potenziare la medicina territoriale”- esordisce Scoccia per spostare il tipo poi sull’assessore “Evanescente” in tema di cassa integrazione in deroga e Fondi Fse in ritardo. L’ultimo passaggio riguarda l’assessore Imprudente per la riforma dei consorzi di bonifica che è stata fatta- conclude la Scoccia- “solo per attaccare me e il mio gruppo territoriale. Gli impianti di irrigazione sono ovunque abbandonati e sui cinghiali c’è mutismo”. Per la consigliera dell’Udc ex maggioranza “l’Abruzzo è diventato il bancomat di Fratelli d’Italia, basta guardare le nomine Asl e la campagna di comunicazione. La mia coscienza mi impone di abbandonare la maggioranza restando come d’accordo con il segretario Cesa nell’Udc”. Nessun passaggio quindi in Italia Viva che sicuramente avrebbe creato scompiglio nella compagine abruzzese.

Andrea D’Aurelio

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