SULMONA – Un Abruzzo intero che si allea con il Lazio e il Molise. È una nuova geografia politica quella rilanciata nella serata di ieri dal senatore Luciano D’Alfonso, che torna a Sulmona per lo sprint della campagna elettorale. Non un incontro relegato agli addetti ai lavori, almeno quello del pomeriggio a Spazio Pingue, ma un confronto aperto con la gente, veterani della politica e della società civile, chiamati a raccolta dall’ex sindaco, Bruno Di Masci, promotore dell’incontro. Non si nasconde l’ex governatore ma parla con i cittadini. “Ci sono risorse finanziarie rilevanti, quelle del Pnrr, ci sono le leggi, ci sono i poteri, adesso servono le leggi e serve la classe dirigente. Io la mia parte la voglio fare per aiutare Sulmona a riprendere il cammino e la sua velocità. Sulmona lo merita per chi vive a Sulmona. Ma Sulmona è anche un’attrazione , una grande forza di attrazione a favore di tutta la regione”- ha esordito D’Alfonso. Parlando della differenza economica e del divario tra la Costa e l’Abruzzo interno , rispondendo ad una nostra intervista trasmessa nell’edizione serale di ieri sera (poco dopo l’evento), D’Alfonso ha sottolineato che: “capisco e conosco le terre alte e so quando dà la terra ferma, la terra alta anche alle città di mare della costa. Non esiste un Abruzzo tagliato a metà che ce la faccia. Esiste un Abruzzo non solo intero, ma addirittura che si allea con il Molise, e qui la funzione di Sulmona, che si alle con il Lazio, e qui la funzione della Piana del Cavaliere. Una Regione che si allea anche con le Marche e di qui la Vallata della Vibrata. Noi dobbiamo concepire un grande progetto che esalti la Badia, per esempio, il centro storico, la zona Industriale di Sulmona, la Zes facendo in modo che ciò che noi affermiamo come flessibilità, come strumenti straordinari, davvero vengano praticati a favore delle imprese. Fare impresa deve essere facile qui a Sulmona, ce la possiamo fare perché le leggi ce lo consentono”.