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Sconforto, impotenza, stanchezza e paura ma anche tanta forza e il coraggio che si infondono l'un con l'altro convinti di farcela, di vedere la fine di questa emergenza salvando il più possibile vite umane. Sono questi i sentimenti degli infermieri del reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Cremona, dove da oramai tre settimane si sta lottando contro il tempo per curare i pazienti in gravi condizioni per il Coronavirus: mai un riposo, ogni giorno in "trincea". ANSA/UFFICIO STAMPA OSPEDALE CREMONA

SULMONA – “Il ministro Speranza mi ha anticipato poco fa l’esito della riunione che ha stabilito il passaggio dell’Abruzzo, insieme ad altre quattro Regioni – Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana – nella zona arancione. Gli effetti del provvedimento che il ministro si appresta a firmare in serata avranno decorrenza dalla giornata di mercoledì”. Lo ha dichiarato il Presidente Marco Marsilio. Le regioni in fascia arancione sono chiuse in ingresso e in uscita: si può varcare il confine solo per esigenze lavorative, di salute o di emergenza e torna l’uso dell’autocertificazione. Le si può attraversare se si deve passare da una regione gialla per arrivare ad un’altra gialla. Chi vive in queste regioni deve stare nel proprio comune di residenza, domicilio o abitazione salvo che per ragioni di salute, lavoro o studio e torna l’uso dell’autocertificazione. Chiusi bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie (escluse mense e catering continuativo): si può fare il servizio a domicilio o l’asporto fino alle 22. Attività sportiva consentita all’interno del proprio comune e all’aperto. Chiuse palestre, piscine, centri sportivi. (a.d’.a.)

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