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SULMONA – Aveva violato il divieto di avvicinamento alla minore e alla sua famiglia, dopo la presunta violenza sessuale compiuta, portando il giudice ad aggravare la misura con l’obbligo di dimora tuttora in essere. Doppio processo per un 44 enne residente in Valle Peligna che il prossimo martedì dovrà comparire davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, per il giudizio immediato, chiesto ed ottenuto dalla Procura. L’uomo dovrà rispondere della violazione della misura cautelare che si era resa necessaria viste le pesanti condotte che gli vengono contestate. Un procedimento che scaturisce da quello più grave, pendente davanti ai giudici del collegio. Proprio ieri si è svolto il secondo atto con la storia agghiacciante di violenza sessuale che è emersa con tutti i suoi contorni preoccupanti. Secondo l’accusa il 44 enne, nell’ottobre 2020, avrebbe portato una minore di otto anni nella sua cantina, toccandola nelle parti intime con i suoi genitali. Un racconto orribile che sarebbe emerso a distanza di un anno da alcune persone informate dei fatti, sentite ieri in Tribunale. Il 44 enne, vicino di casa con la vittima e i suoi familiari, fu allontanato in un primo momento senza querela. La situazione è esplosa il 22 agosto 2021 quando l’uomo si presentò sotto casa della bambina e dei suoi genitori. In quella occasione fu il padre della minore, non tollerando più le condotte dell’uomo, a prenderlo a bastonate. Circostanza che lo ha trascinato davanti al giudice con l’accusa di lesioni. Molto più consistenti le imputazioni a carico del 44 enne, chiamato ad affrontare due processi. Codice di procedura penale alla mano, rischia almeno dodici anni di carcere.

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