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SULMONA – Un accertamento tecnico per far suonare il campanile dell’Annunziata a Sulmona da fine novembre alla vigila di Natale, rispettando la tradizione. E’ quanto ha chiesto la Presidente dell’ex Casa Santa Catia Puglielli agli uffici di Palazzo San Francesco per ripristinare l’usanza a cavallo delle feste natalizie, interrotta lo scorso anno dopo il sisma del 30 ottobre. Il Comune di Sulmona, con apposita ordinanza, vietò il suono delle campane che poteva recare danno alla struttura. Recentemente il campanile ha ripreso a suonare giornalmente ma per il prossimo mese di novembre la tradizione resta a rischio e la Puglielli chiede agli uffici comunali un nuovo accertamento, visto il malcontento che si è creato lo scorso anno. La tradizione è quella di “caule, pesce e baccalà” e il suono maestoso del “campanone” della chiesa dell’Annunziata con i suoi rintocchi, nella serata del 24 novembre, annuncia l’imminenza del Natale. La tradizione viene dalla cantilena che un tempo il sagrestano ripeteva a sé stesso quando suonava il campanone per annunciare l’imminenza delle festività natalizie. Da quella cantilena, che menzionava il tipico pasto della vigilia natalizia, ha preso nome l’usanza, che per il suo significato di gioia e di speranza nessuno vuole che venga perduta.

Andrea D’Aurelio

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