
Scatta la denuncia per la maxi rissa a cinghiate che risale al 24 maggio scorso nel quartiere del Cinema Pacifico. A presentarla è stato il 22enne che era rimasto ferito tanto da doversi sottoporre ad un intervento chirurgico al reparto maxillo-facciale dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. I medici dell’ospedale di Sulmona gli avevano diagnosticato fratture facciali compatibili con l’aggressione. Poi il trasferimento d’urgenza nel presidio aquilano dove è finito sotto ai ferri ed è stato dimesso con una prognosi provvisoria di un mese. Il giovane si è recato in Procura per presentare una denuncia contro ignoti. “Non conosco i miei aggressori ma chiedo che vengano perseguiti e assicurati alla giustizia. E’ la seconda volta che sono vittima di una brutale aggressione”-ha riferito il 22enne alla polizia giudiziaria. Il giovane, a dicembre scorso, era stato accoltellato nello stesso punto da un gruppo di persone che, dopo averlo lasciato sanguinante a terra, gli avevano perfino rubato le scarpe. Anche in quella circostanza era finito in ospedale, accompagnato dalla madre, rimediando fratture giudicate guaribili in un mese. Aggressione che, al momento, è rimasta impunita. Per difendersi dalle continue botte, il 22enne era stato fermato nei mesi scorsi dalla polizia con un machete di 50 centimetri in auto. Agli agenti del commissariato, che poi lo avevano denunciato a piede libero, aveva dichiarato di girare in auto con l’arma per difendersi. Intanto per la maxi rissa a cinghiate di maggio, i carabinieri aveva identificato sei persone e sono quindi scattate le indagini per scandagliare le varie posizioni.









