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INTRODACQUA – Era accusato di abuso d’ufficio per la vicenda del crollo del tetto del Palasport di Introdacqua ma per il primo cittadino Terenzio Di Censo arriva l’archiviazione. Può tirare un respiro di sollievo il sindaco dopo la decisione del Gip del Tribunale di Sulmona che ha accolto la richiesta presentata dal Procuratore Capo della Repubblica di Sulmona Giuseppe Bellelli. Al primo cittadino veniva contestato, come del resto all’ex, l’abuso d’ufficio per non aver convocato il Consiglio Comunale chiesto dalla minoranza. Il legale Luca Tirabassi che ha difeso Di Censo ha fatto notare che “il sindaco come del resto il suo predecessore Giuseppe Giammarco ritengono di non aver violato alcuna norma di legge e di aver operato applicando la normativa”. L’inchiesta che fa riferimento al crollo del tetto del Palazzetto dello Sport, che risale al 10 febbraio 2012, conta complessivamente otto persone indagate di cui sette di loro, tecnici e responsabili della ditta esecutrice, per il crollo. Il palazzetto realizzato negli anni Novanta costò quasi un milione di euro, stanziati dalla Regione. Per tanti anni restò inutilizzato, fino al 2008 quando fu inaugurato e le varie associazioni sportive e le scuole cittadine iniziarono finalmente ad utilizzarlo. Il crollo del tetto avvenne nella notte del 10 febbraio 2012 in seguito ad un’abbondante nevicata. La sera precedente una squadra di calcio locale si era allenata nel palazzetto, rischiando di finire sotto il tetto pericolante. Subito dopo il crollo la Procura aprì un’inchiesta sollecitata soprattutto dall’ allora sindaco Giuseppe Giammarco. Nell’aprile di un anno fa s’interessò della vicenda anche una troupe di Striscia la notizia, sollecitata dagli stessi consiglieri di minoranza. Da quel momento, anche grazie all’insediamento del nuovo procuratore Giuseppe Bellelli, l’inchiesta ha subito un ulteriore impulso.

Andrea D’Aurelio

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