Sono dieci i comuni che continuano a fare i conti con l’emergenza idrica e i continui disagi che derivano da essa. Il cda della Saca, che si occupa della gestione del servizio sul territorio, ha ribadito il massimo impegno per far fronte alla situazione. Di seguito la nota: “L’acqua è un bene indispensabile e primario e pertanto comprendiamo i gravi disagi che derivano dalla mancanza di questa risorsa. Sono state messe in campo tutte le risorse e professionalità dell’azienda al fine di rispondere alle tante e diverse criticità presenti nei vari comuni Prezza,Corfinio, Vittorito,Raiano,Introdacqua, Bugnara,Pescocostanzo, Rivisondoli,Roccaraso, Pietranzieri. Tuttavia, c’è una oggettiva difficoltà a seguito della mancanza di acqua delle sorgenti che versano in una condizione di importante siccità. Per questo motivo la Regione Abruzzo ha già provveduto a richiedere lo stato di calamita. La sorgente del Gizio, ad esempio, la cui portata di 450 l/s è completamente all’asciutto e i pozzi messi in funzione stanno scendendo di livello, attualmente sono a circa 350 l/s.. Inoltre, i pozzi ubicati a Castel di Sangro trovano estrema difficoltà a rifornire tutta la zona dell’Alto Sangro che attualmente registra una popolazione superiore a 70.000 presenze. Saca, da tempo, si sta impegnando per portare a termine i lavori del PNRR che ci permetteranno di avere un quadro completo di tutta la nostra infrastruttura idrica per quanto riguarda sia le perdite e sia un ripensamento per una sua completa ristrutturazione. Sicuramente Saca e i comuni serviti stanno vivendo uno dei periodi più complicati degli ultimi anni, che deve essere affrontato con serietà e trasparenza e una volta superata la crisi sarà necessario intercettare altre risorse al fine di efficientare le reti e l’approvvigionamento.
Teniamo a ribadire il massimo impegno profuso dell ‘azienda per la risoluzione delle criticità”.