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L’AQUILA – L’assessore non si presenta in commissione e si apre un nuovo caso politico all’Aquila per l’acquisizione delle quote Cogesa da parte di Asm. E’ l’opposizione a tornare all’attacco dopo che l’assessore Carla Mannetti ha fatto registrata la sua assenza nella commissione di controllo e garanzia del capoluogo di regione, presieduta dalla consigliera Elisabetta Vicini. Dopo le vicende della tormentata vigilia che aveva portato il sindaco Pierluigi Biondi a ritirare la delibera in autotutela, l’assenza della maggioranza in commissione riapre tutte le polemiche, soprattutto in relazione- spiega la minoranza- alla prevalenza del Cogesa che ha la sua sede a Sulmona.

Di seguito la nota della consigliera Vicini:

“Per la seconda volta la Commissione Garanzia e Controllo del Comune dell’Aquila si è riunita in assenza della parte politica”. “Convocata per la verifica delle attività di Giunta sull’acquisto da parte di A.S.M. di quote del Cogesa Spa, sulla cui procedura, già dal giugno scorso, erano emersi profili di illegittimità, l’assessore Carla Mannetti non si è presentata, né ha ritenuto necessario motivare la sua assenza”. “E’ già accaduto che l’amministrazione abbia cercato di precludere i lavori della commissione. Assenze ingiustificate, convocazioni asseritamente non pervenute, indisponibilità dell’ultimo minuto e tentennamenti nel concordare possibili rinvii”. “Il rigoroso rispetto delle regole e il garbo istituzionale, non vanno certamente confusi con la tolleranza alle prevaricazioni. La commissione Garanzia e Controllo ha prerogative e funzioni peculiari rispetto alle altre e non può tollerare di essere ostaggio dei tatticismi dilatori degli assessori”. “L’assenza dell’assessore Mannetti è, dunque, un fatto grave ed irresponsabile, a fronte di una impasse amministrativa generata dalla grossolana incapacità di produrre un atto deliberativo, degno di tale nome, che autorizzasse ASM all’acquisto”. “Atto che, peraltro, se fosse stato rispettoso delle normativa, avrebbe ottenuto l’approvazione, o quanto meno la neutralità, anche di parte delle forze di minoranza. Così non è stato. L’autorizzazione è stata data ad A.S.M. direttamente dal Sindaco, in assenza di atti deliberativi di Giunta o di Consiglio e, solo molti mesi dopo, la Giunta ha approvato una delibera che, per la carenza di elementi minimi di ammissibilità rilevata in V Commissione, è stata costretta poi ad annullare in autotutela. Questo accadeva il 5 luglio scorso. Da allora nulla si è mosso”. “Non è una questione di merito, insomma, dal momento che la partecipazione in Cogesa consente al Comune di beneficiare di un significativo risparmio sui costi di gestione dei rifiuti, grazie alle tariffe agevolate applicate ai soci”. “Il metodo, tuttavia, è del tutto illegittimo ed impone all’amministrazione di provvedere con la massima urgenza al ripristino della piena legittimità degli atti. L’assessore Mannetti, invece, non ha provveduto in alcun modo a dare seguito alle necessarie attività di Giunta ed evita perfino il confronto con la Commissione”. “Le responsabilità amministrative e politiche del perdurare di questo stallo sono gravissime”. “Il Comune dell’Aquila, infatti, si troverà nella condizione di perdere il cospicuo risparmio che la partecipazione comporta e, per il Cogesa, potrebbe venire meno uno dei requisiti fondamentali, quello della prevalente attività in favore dei soci, che ne garantisce la sua natura di società in house, perdendo così anche il diritto a ricevere affidamenti diretti. Stiamo parlando, cioè, anche del futuro di 120 famiglie in Valle Peligna”. “Chissà se questo interessa, almeno un po’, alla Città Capoluogo e ai tanti probabili candidati alle prossime elezioni regionali che oggi siedono in Giunta o nella maggioranza consiliare”. “Forse sono troppo impegnati in convegni e propaganda, per accorgersi del nocumento che sono capaci di produrre alla città che amministrano e ai territori limitrofi”.

a.d’.a.

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