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Questo pomeriggio ad Avezzano si è tenuto un incontro straordinario tra i sindaci della Marsica per fare il punto sull’emergenza covid. Ma all’incontro non si sono presentati né il governatore Marsilio né il manager Testa tantomeno l’assessore Verì.

“La loro assenza è l’ennesimo segnale di come i massimi vertici politici e sanitari d’Abruzzo mostrino scarso interesse ad ascoltare le sacrosante richieste che arrivano dal territorio. La situazione è grave, mentre chi ha il dovere di gestire l’emergenza continua a scappare dai confronti. Eppure ancora oggi i cittadini si trovano in balia della totale disorganizzazione che sta causando disagi enormi. A partire dai ritardi che si registrano sui tamponi, sia per l’effettuazione dei test che per la comunicazione del referto, procedimenti per cui occorrono diversi giorni di attesa. Ci sono poi gravi carenze anche sul racciamento dei contagi e sugli interventi necessari per prevenire l’allargamento del virus”.

Ad affermarlo è il consigliere regionale del M5S Giorgio Fedele

“Incomprensibile anche la scelta di rendere quello di Tagliacozzo un presidio Covid: si continua a chiedere al personale medico, già ridotto all’osso, di assumersi responsabilità importanti e ulteriori rispetto a quelle che già hanno in questo scenario di emergenza, senza conseguentemente lavorare su un piano di assunzioni che porti forze fresche all’interno della Asl. Inoltre, si andrebbero a collocare pazienti affetti da Covid in una struttura distante dai servizi di terapia intensiva, nel periodo invernale, quando i collegamenti possono risultare ancora più difficoltosi per ragioni climatiche. Una scelta incomprensibile da più punti di vista dal momento che c’era tutto il tempo necessario per potenziare la ricettività dell’Ospedale di Avezzano prima di questa seconda ondata di contagi. Dobbiamo constatare che fino a oggi – conclude – quella disponibilità al dialogo è mancata proprio al presidente Marsilio, alla Giunta regionale e ai vertici della Asl, le stesse istituzioni che la invocano a gran voce. L’assenza di questo pomeriggio e il mancato ascolto del territorio ne sono una dimostrazione chiara. In ballo c’è un’emergenza sanitaria grave, e chi ha responsabilità sul territorio se le deve prendere senza fuggire alle occasioni di confronto”.

Il Pronto soccorso di Avezzano da ieri mattina a causa del massiccio afflusso di pazienti covid positivi, non può più rispettare i percorsi dedicati ed è diventato inaccessibile a pazienti non covid. La Marsica di fatto non ha più un pronto soccorso. I dirigenti medici sono in attesa di comunicazioni da parte dell’azienda sanitaria locale per capire come assistere o dove mandare i pazienti non covid. Ma per ora non ci sono risposte, neanche dalla Regione. Questo è emerso dall’incontro di oggi. E’ stato chiesto di “individuare con urgenza ulteriori posti letto dedicati all’ospedale dell’Aquila, dove ci sono condizioni strutturali e percorsi più sicuri, anche attraverso l’accorpamento di reparti, così da liberare personale e spazi che hanno caratteristiche e percorsi idonei per pazienti covid. E’ stato anche ipotizzato di allestire un ospedale da campo in prossimità del presidio di Avezzano. Ed infine è stata ribadita la necessità di accelerare al massimo le procedure di assunzione di personale sanitario. L’Assessore comunale alla Sanità, Mariateresa Colizza, ha dichiarato di essere in attesa di risposte da parte della Asl, in particolar modo per quanto riguarda il reperimento di posti letto per i pazienti in attesa al pronto soccorso di Avezzano. “Nonostante abbiano individuato la nostra Regione come zona gialla”, hanno affermato i sindaci, “la Provincia dell’Aquila, ed in particolar modo la Marsica, potrebbe diventare presto zona rossa per il massiccio afflusso di pazienti covid nei presidi ospedalieri di Avezzano e L’Aquila, dove non risulta adeguato il numero dei posti letto di degenza covid anche nell’area post intensiva e intensiva”.

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