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BUGNARA – Uomo di elevato spessore, onesto servitore dello stato, sempre al fianco dei cittadini con onestà e fermezza. Con queste parole don Fabio Oliviero D’Alfonso ha ricordato l’ispettore di Polizia Donato Calvi, morto sabato scorso nella sua abitazione alle Marane di Sulmona, alla prematura età di 59 anni. L’ispettore, che ha fatto la storia nella Squadra Anticrimine del Commissariato sulmonese, combatteva con una grave malattia fin quando, l’altro giorno, il suo cuore ha cessato di battere. Sgomento e tristezza fra i colleghi e quanto lo ricordano per le sue doti umane e per il profondo attaccamento alla divisa e ai valori della sua professione. Calvi fu protagonista della cattura del pastore macedone che il 20 agosto del 1997 uccise due turiste venete sul Morrone. Ma fra le inchieste di maggiore rilievo si ricorda l’arresto di “Schizzo”, il sulmonese che uccise la sua convivente in un’abitazione di via Avezzano. Al rito funebre hanno preso parte i suoi colleghi di una vita (Donato Di Buccio, Tarcisio Iacovone, Daniele L’Erario, Roberto Pizzoferrato, Safon Ramon Cavedo, Maurizio D’Alessandro, Renato Saccoccia, Sergio Doroteo) e il Vice Questore aggiunto Francesca La Chioma, Dirigente del Commissariato di via Sallustio, che su facebook ha ricordato Calvi con queste parole: “ciao Donato! Sei stato un grande poliziotto e una gran bella persona. È stato un onore essere stata la tua dirigente”. Al termine del rito funebre la salma è stata portata fino al cimitero di Bugnara, mediante corteo, dove è avvenuta la tumulazione. Fra lacrime e ricordi resta l’immagine del poliziotto intraprendente e dell’uomo eccezionale. A Donato Calvi il nostro arrivederci e il grazie riconoscente.

Andrea D’Aurelio

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