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SULMONA – Meno propaganda, più progettualità. Non usa mezzi termini il circolo sulmonese del Pd per sferrare l’ennesimo attacco all’amministrazione comunale sulla riqualificazione del Parco Daolio, all’indomani delle grandi pulizie che hanno coinvolti politici e volontari, in vista della riapertura prevista a fine mese. Per il Pd “si è toccato, forse, il punto più basso di questa amministrazione. In un momento di crisi socio-economica dalle proporzioni gigantesche che investe la città al pari del Paese tutto, a seguito dei noti avvenimenti pandemici, è questa la classe politica dirigente che serve?”- si domandano dal locale circolo dem. Il Pd chiede un cambio di passo “magari individuando finanziamenti ed attivandosi per fare di quel luogo un ‘polo turistico naturalistico dell’intera Valle Peligna’, con due precisi indirizzi di intervento riguardanti la gestione ordinaria del Parco, abbinata all’area camper, ed un centro operativo ambientale e turistico eco-sostenibile”. Insomma capacità direttiva e intercettazione delle risorse che in questo periodo straordinario potrebbero essere messe in campo. “Altro che pulizia del parco o delle strade comunali che dovrebbero rappresentare il minimo sindacale per qualsiasi amministrazione che si voglia definire tale. Sarebbe da spiegare, tra l’altro, che fine ha fatto la ditta addetta alla cura delle aree verdi – Argoneta di Villalago – vincitrice di appalto che non poche perplessità sollevò a suo tempo”. Il Pd insomma chiede più fatti e meno proclami.

Andrea D’Aurelio

 

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