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Per noi Peligni sembra di rivivere quel terribile agosto del 2017. Stessa sorte sta toccando agli aquilani. Non si doma l’incendio che dal tardo pomeriggio ha ripreso con particolare violenza sul sentiero “via dei cipressi” a Monte Pettino ed è arrivato nella zona della Rocchetta a poca distanza da Monte Castelvecchio – Crocetta.

Le fiamme si stanno  propagando velocemente anche a ridosso delle abitazioni e stanno raggiungendo la zona dell’incendio del 2007.Il timore è che l’incendio, così come si sta muovendo, complice anche il vento, possa arrivare a San Giuliano. A ridosso delle zone interessate la gente si è riversata in strada. Il Comune ha fatto un censimento preventivo dei residenti e programmato un piano di alloggi alternativi in caso di bisogno Una lotta incessante, che dura ormai da 5 giorni. Le operazioni ora prevedono la realizzazione di una linea tagliafuoco che servirà ad evitare il propagarsi delle fiamme, ma anche come via di accesso a mezzi e uomini per le operazioni di spegnimento da terra. Le fiamme, spinte dal vento verso la sommità delle dorsali del sistema montagnoso tra le frazioni interessate dagli incendi, sta definendo un unico fronte di fuoco tra le frazioni di Arischia e Cansatessa.

In fumo già ottocento ettari di bosco, in buona parte pinete. È anche in corso sui cieli aquilani la sperimentazione nazionale di un protocollo di georeferenziazione realizzato con i droni con termocamera del Comparto specializzato dei Vigili del Fuoco. Sugli incendi di Arischia e Cansatessa volano 12 droni che raccolgono le coordinate dei punti dei focolai e le trasmettono direttamente ai mezzi aerei per consentire loro di fare lanci selettivi sulle zone calde dell’incendio. La situazione dell’aria mostra criticità serie anche se il centro della città si salva ancora. Il monitoraggio della qualità dell’aria indica che i fumi dell’incendio, che hanno investito inizialmente l’abitato di Arischia stanno progressivamente interessando anche il capoluogo.

La Procura dell’Aquila ha aperto un fascicolo contro ignoti, assegnato al sostituto procuratore Guido Cocco, in seguito al sequestro di un presunto innesco nei pressi dell’incendio nel territorio della frazione di Cansatessa, trovato nella serata di ieri. Un giovane che ha trovato l’artefatto ha chiamato la Polizia di Stato che ha proceduto al sequestro. Che ci sia la mano di qualcuno esperto lo si deduce dal fatto che i primi incendi sono divampati quasi allo stesso orario, tra le 13:30 e le 14:30, nelle ore più calde.

Trasmessi i verbali alla Procura, è stato prontamente disposto un accertamento tecnico sul presunto innesco.

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