
Lesioni personali colpose. Questa l’accusa che il sostituto procuratore della repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla, contesta ad un 50enne residente in città che è stato citato a giudizio davanti al giudice di pace di Sulmona. L’uomo, portava al guinzaglio un cane di razza Akita americano, di proprietà di un suo familiare quando l’animale si era avventato contro il vicino di casa 60enne. I fatti sono avvenuti a settembre 2024. L’animale, secondo la ricostruzione dei carabinieri forestali di Sulmona, si era scagliato contro il 60enne, ferendolo alla mano destra. L’uomo, non senza fatica, era riuscito a liberarsi e si era recato nell’ospedale di Sulmona dove i medici gli avevano diagnosticato una frattura, giudicata guaribile con una prognosi provvisoria di trenta giorni, diventati poi novanta per la convalescenza. Al 60enne gli erano stati inoltre applicati sette punti di sutura sul palmo della mano. “Ho rischiato di perdere una mano”- aveva spiegato l’uomo ai forestali “ho sempre avuto un buon rapporto con il cane e i suoi familiari. Per questo l’evento è stato inaspettato”. La procura contesta all’imputato di aver cagionato le lesioni per colpa, ovvero per “non aver saputo mantenere la custodia dell’animale”. Diversa la tesi del 50enne e del proprietario dell’animale secondo il quale “il cane non è affatto aggressivo tanto che chiariremo tutti in Tribunale. Il 60enne più volte ha avuto atteggiamenti particolari e si era avvicinato all’animale per accarezzarlo”