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SULMONA – A breve raggiungerà l’ospedale di Vasto l’agente penitenziario di 47 anni aggredito nei giorni scorsi con olio bollente nel carcere di Sulmona da un ergastolano. Nel referto emesso dai sanitari del nosocomio dell’Annunziata si fa riferimento a una prognosi di almeno quindici giorni dopo le ustioni riportate negli arti, nel viso ma anche nel petto. Le sue condizioni sono leggermente migliorate ma dai riscontri sanitari sarebbero emersi anche delle ustioni di terzo grado tant’è che i medici non escludono l’ipotesi di un trasferimento presso un centro di grandi ustioni per tenere sotto controllo la situazione. Tutto dipenderà da come cambierà il quadro clinico in questi quindici giorni di prognosi. La notizia certa è che il poliziotto penitenziario ha chiesto di essere avvicinato ai parenti e quindi in queste ore viene trasferito all’ospedale di Vasto. In questi giorni è scattata la solidarietà di colleghi e istituzioni. “Ci tengo a sottolineare che la comunità di Sulmona si è mostrata molto solidale e voglio ringraziare quei politici che hanno dato seguito agli impegni assunti”- rimarca il sindacalista Uil Mauro Nardella. L’aggressione ai danni dell’agente ha davvero dell’incredibile. Dopo che l’ergastolano ha lanciato olio bollente addosso al poliziotto si è reso necessario il provvidenziale intervento di tre agenti e cinque detenuti che hanno evitato il peggio. Il recluso, che ha rimediato un’altra custodia cautelare in carcere, voleva dar fuoco all’agente penitenziario. Per i detenuti è stato chiesto l’encomio assieme alla semilibertà vigilata.

Andrea D’Aurelio

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