SULMONA. Usare il taser in carcere per difendersi dai detenuti riottosi. A spingere in tal senso è Vincenzo D’Incecco, consigliere regionale della Lega, che esprime la propria solidarietà al direttore della struttura e agli agenti penitenziari aggrediti nei giorni scorsi. “Quanto accaduto è la sintesi di un’emergenza ben più ampia che riguarda le carceri, abruzzesi e non – scrive il capogruppo del Carroccio -, dove ci sono problemi di sovraffollamento di detenuti e carenza di organico, su cui è necessario intervenire. Gli agenti devono essere messi in condizione di lavorare con maggior sicurezza e di tutelare al meglio la loro incolumità”. L’uso di armi, che siano elettriche o a fuoco, però, è attualmente vietato dal regolamento di polizia penitenziaria e questo anche per ragioni di sicurezza