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SULMONA – L’utilizzo di mezzi elettrici e la realizzazione dell’impianto per il riciclo di pannolini e pannoloni sono due degli obiettivi da centrare nel prossimo futuro per il Cogesa che ieri ha approvato il bilancio consuntivo col 54% delle quote societarie sul 75% dei presenti. Il valore della produzione di Cogesa Spa è aumentato di 2.416.621 euro rispetto al 2017, giungendo a 15.863.163 euro di ricavi totali contro i 13.446.542 euro del 2017. All’aumento dei ricavi corrisponde una diminuzione dei costi per servizi (nonostante l’aumento dei Comuni Soci e delle prestazioni), ed un decremento dei costi della produzione per servizi passati da 4.866.097 euro del 2017 a 4.105.432 euro del 2018. Grazie ai risparmi realizzati, si ottiene un risultato positivo lordo (quindi ante-imposte) di 320.732 euro, con un utile netto di 100.484 euro. Resta ben inteso che obbligo di Cogesa è rendere servizi efficienti e di qualità al minor prezzo possibile – interviene l’amministratore unico Vincenzo Margiotta – per questo la redditività non è un obiettivo numerico, ma un risultato che va condiviso e ridistribuito sul territorio gestito sottoforma di esecuzione dei servizi a favore dei Soci. Perché l’utile è uguale a servizi efficienti, efficaci ed economici in una società pubblica”. E si pensa alle sfide future. Il 2019 sarà un anno cruciale per Cogesa, sarà l’anno dell’Agir (che priverà i Comuni del diritto di gestire rifiuti e Tari, stabilendo le tariffe e decidendo a chi affidare il servizio), di Refolo/Attritor Mill (grazie ad alcune modifiche al Tmb si abbatterà notevolmente la produzione di rifiuti in discarica, riciclando tutto il materiale non differenziato lavorato, sarà l’anno dell’impianto Fater per il riciclo di pannolini e pannoloni (una straordinaria opportunità per il territorio), dei nuovi uffici (scelta non più rinviabile per il trasloco dell’officina e dei dipendenti), sarà l’anno delle vetture elettriche (sulle unità locali saranno montate pensiline fotovoltaiche per ricaricare mezzi elettrici) e dell’impianto di compostaggio con produzione di bio-metano (Biofert-Navelli), sarà l’anno del recupero della plastica (grazie al revamping della piattaforma).

Andrea D’Aurelio

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